Il Pd si schiera con Comune e Regione dopo i nuovi arresti di Mafia Capitale. “Il Pd è il partito dell’antimafia capitale, che può presentarsi a testa alta”, ha ribadito Matteo Orfini, presidente nazionale dei Dem e commissario a Roma. Difesa di Marino e Zingaretti, dunque, che hanno responsabilità nell’inchiesta e accuse alla destra a cui attribuire l’inchiesta su “Mafia Capitale”. La verità però è che le indagini dimostrano che gli affari erano trasversali e che in manette sono fitti consiglieri di entrambi gli schieramenti. Orfini annuncia la sospensione immediata di tutti i politici coinvolti e ma non chiede scioglimenti per mafia e commissariamenti degli enti locali.
E il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in un’intervista al Corriere della Sera, sostiene che “non ci sono assessori o membri della maggioranza indagati”. L’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex capo di gabinetto, Maurizio Venafro, ha spiegato Zingaretti dimostra che se c’è stato “un tentativo di turbativa”, questo “non ha dato frutti. E infatti – continua il presidente della Regione Lazio – questa è una certezza: a Buzzi e soci da noi non è arrivato neanche un centesimo. Venafro ha chiarito molto bene: ha interloquito con il capo dell’opposizione, Luca Gramazio solo ed esclusivamente su un terreno politico. Ed era nelle sue funzioni l’interlocuzione con il centrodestra. Personalmente, nel rispetto del lavoro dei magistrati, sono convinto che sarà fatta chiarezza”.
Per il sindaco di Roma, Ignazio Marino, la seconda parte degli arresti di “Mafia Capitale” è frutto “anche del nostro lavoro di cambiamento. Il mio primo atto da sindaco è stato chiedere al ministero dell`Economia di poter utilizzare gli ispettori della Guardia di finanza in Campidoglio”, ha detto il primo cittadino che però al “Messaggero” ha pure dichiarato di voler “lasciare il Campidoglio alla fine del mio secondo mandato”. Per Marino “è una giornata di festa: con la giunta Alemanno la criminalità organizzata si era infiltrata fino ai vertici dell’amministrazione. Oggi tutto questo è cambiato, Roma deve essere guida morale del Paese”.