Chi insulta il Presidente della Repubblica non rischia più il carcere ma multe salatissime, fino a 20 mila euro.
Con 195 sì, 3 astenuti e 21 no, il Senato approva il disegno di legge che modifica l’articolo 278 del codice penale in materia di offesa all’onore o al prestigio del Presidente della Repubblica, che sinora prevedeva anche la detenzione fino a 5 anni. Il provvedimento ora passa all’esame della Camera.
Il nuovo testo, elaborato dalla Commissione Giustizia, ha incassato l’ok di palazzo Madama senza emendamenti.
Si rischia il carcere solo fino a due anni (con la possibilità della sospensione condizionale della pena) soltanto se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato. Per tutti gli altri casi, con le nuove norme approvate dal Senato, sono previste multe da 5.000 a 20.000 euro. Il testo uscito dalla commissione Giustizia di Palazzo Madama è stato approvato senza alcuna modifica.
Non è stato un via libera condiviso da tutti: Lega e Sel si sono dichiarati contrari. Erika Stefani (Ln) e Peppe De Cristofaro (SEL-Misto) hanno dichiarato come la “modifica di una norma del codice penale risalente all’epoca fascista rappresenti un compromesso al ribasso, mantenendo un reato di opinione che appare incompatibile con la tutela costituzionale della libera manifestazione del pensiero e del diritto alla critica politica”.