Raffaele Sollecito e il giornalista Andrew Gumbel sono stati rinviati a giudizio dal gup di Firenze per diffamazione nei confronti del magistrato perugino Giuliano Mignini. Il procedimento riguarda alcuni passaggi del libro-biografia “Honor Bound” scritto da Sollecito e Andrew Gumbel e pubblicato negli Stati Uniti.
Il libro è il racconto della vicenda giudiziaria a partire dal novembre 2007 dopo la scoperta del cadavere di Meredith Kercher nella casa di via Della Pergola. Inedito in Italia, è uscito negli Usa nel 2013 poco prima di quello di Amanda.
Sollecito è stato condannato anche per vilipendio delle forze di polizia. Il 30enne, che al momento della decisione del gup era in aula insieme all’avvocato Alfredo Brizioli, ha respinto le accuse contestate. Nella stessa stanza c’era anche Mignini, il magistrato che ha coordinato le indagini sull’omicidio di Meredith. Delitto al quale Sollecito e Amanda Knox sono stati assolti dalla Corte di Cassazione.
L’indagine è scaturita dallo stesso Mignini che si è infatti ritenuto diffamato da una serie di passaggi del libro. “Con questo libro – ha detto l’avvocato Brizioli -, Raffaele ha voluto dire la sua verità. Lo scrisse dopo essere stato assolto in appello e quattro anni trascorsi ingiustamente in carcere come ha poi stabilito anche la Cassazione con un verità definitiva. A questo punto nel dibattimento dimostreremo ancora una volta la sua innocenza”. La prima udienza del processo è stata fissata per il 13 maggio 2016.
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