Anche la gestione degli appalti per l’affidamento dei servizi all’interno del Cara di Mineo, il centro di accoglienza per immigrati nel catanese, finisce nell’inchiesta che ha portato alla nuova ondata di arresti, come sviluppo di Mafia Capitale.
Secondo la procura di Catania, i carabinieri stanno effettuando una serie di perquisizioni in alcuni uffici della provincia di Catania, tra cui quelli del consorzio Sol Calatino, che fa parte dell’associazione temporanea di imprese che si occupa delle gestione dei servizi all’interno del Cara di Mineo, e della Provincia regionale di Catania.
Nella nota della procura catanese si legge che “L’attività di indagine è finalizzata a verificare se gli appalti per la gestione del Cara siano stati strutturati dal soggetto attuatore al fine di favorire l’Ati condotta dalla cooperativa catanese Sisifo, così come emerso anche nelle indagini della Procura di Roma, con la quale è costante il coordinamento delle indagini”.