Obama firmerà al più presto il “Freedom Act”, la legge approvata dal Senato americano che limita la sorveglianza elettronica delle comunicazioni telefoniche degli americani da parte della National Security Agency. Dopo lo scandalo del “Datagate”, la legge elimina la possibilità di raccogliere i dati telefonici di milioni di americani e di conservarli nei database.
Una necessità, secondo gli investigatori Usa, che si era resa necessaria dopo la tragedia del l’11 settembre del 2001. Il testo della nuova legge dovrà essere firmato dal presidente Obama che, in un post di Twitter, si è detto “felice che il Senato abbia approvato il Freedom Act. Protegge le libertà civili e la nostra sicurezza nazionale. Lo firmerò appena lo avrò”.
La Nsa aveva potuto raccogliere i dati telefonici grazie al “Patriot Act”, una legge voluta dal presidente George W. Bush dopo gli attacchi di al Qaida a New York e a Washington, che però è in parte scaduta il 31 maggio. Il giorno prima, Obama aveva lanciato un appello al Senato affinché approvasse il Freedom Act per sostituirla, con nuove regole, più rispettose della privacy. Ma, in realtà, anche con la nuova legge i dati continueranno ad essere conservati solo che per essere rilasciati dalle autorità telefoniche alle autorità ci sarà bisogno di una specifica richiesta e di una valutazione di ogni singolo caso.