Il premier Matteo Renzi ha raggiunto i militari italiani con una visita a sorpresa in Afghanistan, alla base di Herat, in occasione della festa della Repubblica. Durante il soggiorno afghano, il primo ministro italiano incontrerà il presidente dell’Afghanistan Ashraf Ghani, che ha lasciato Kabul per raggiungere il contingente italiano a Herat.
“Noi non siamo qui per un motivo logistico, ma per un’ideale – ha affermato Renzi – . Possa il sangue dei soldati caduti servire ad aiutare anche qui, in Afghanistan, le nuove generazioni a conoscere la bellezza della libertà e della pace. Sono onorato di essere accanto a voi in un momento importante, la festa della Repubblica. Ho avvertito il bisogno di guardarvi negli occhi e di festeggiare con voi, per ricordare il passato e dire una parola di gratitudine a chi porta con orgoglio e determinazione i valori e i colori dell’Italia. Vi chiediamo di restare qualche mese in più in Afghanistan, perché la fase finale è la più difficile, e abbiamo bisogno di non disperdere il lavoro fatto e il sangue versato”.
Subito arrivate le polemiche contro Renzi, accusato di una presunta “fuga” all’indomani del risultato elettorale. Il presidente del Pd, Matteo Orfini, ha spiegato in conferenza stampa che nessuno è scappato da nulla: “Organizzare un viaggio in Afghanistan è molto complesso, per ragioni di sicurezza. La notizia della partenza del premier non è stata data in anticipo per ragioni di sicurezza“.
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