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Nero morto durante l’arresto negli Usa | La polizia ha usato contro di lui un taser

La morte di un uomo di colore durante un arresto potrebbe rinfocolare le tensioni razziali, negli Stati Uniti, dopo i ripetuti casi di neri uccisi da agenti della polizia.

L’ultimo caso, domenica 31 maggio, a Rochester, vicino a New York. Un nero di 50 anni è morto dopo essere stato colpito dal taser di un poliziotto durante un arresto.

Secondo la versione della polizia, l’uomo si era dato alla fuga dopo essersi schiantato con un pick up rosso contro un’automobile e una chiesa. All’arrivo della polizia, è salito di nuovo sul mezzo e quando gli agenti gli hanno intimato di scendere, si è rifiutato di obbedire.

Il capo della polizia, Michael Ciminelli, durante una conferenza stampa, ha raccontato che l’uomo “è uscito dal veicolo con fare aggressivo, con un pugno alzato verso gli agenti. Un poliziotto ha deciso di usare l’opzione meno letale e ha utilizzato il suo taser per fermare il sospetto”.

L’uomo è stato prima ammanettato e subito liberato per somministrargli le prime cure mediche. Trasportato in ospedale, è stato poco dopo dichiarato morto.

La polizia non ha diffuso l’identità della vittima ma la famiglia lo ha identificato come Richard Gregory Davis. Ignote, al momento, anche le generalità dell’agente che ha utilizzato la pistola elettrica.

“Dicono che ha minacciato i poliziotti con il pugno stretto”, ha dichiarato il fratello, Michael Davis Sr. “Mio fratello pesava quasi 140 kg e riusciva appena a respirare quando camminava. Anche se fosse stato ubriaco o non so cosa, non capisco perchè hanno usato il taser”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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