Sono stati catturati dalla polizia i due ragazzi ricercati per l’incidente avvenuto la scorsa settimana alla periferia di Roma dove ha perso la vita una donna filippina e otto persone sono rimaste ferite. I due sono stati rintracciati questa mattina dalla squadra mobile e sono stati sottoposti ad interrogatorio.
Intervenuto in conferenza stampa, il capo della squadra mobile di Roma Luigi Silipo ha fatto chiarezza: “Alla guida dell’auto c’era il minorenne mentre stiamo verificando se a bordo dell’auto, mercoledì sera ci fosse una quarta persona. Questa mattina la madre dei due ragazzi ha indicato un campo, quello della Massimina, dove i due ragazzi potevano trovarsi”
“A seguito di questa indicazione, e in questi giorni ne abbiamo avute e controllate tante – ha proseguito Silipo – è stata fatta una perlustrazione e sono stati trovati due ragazzi dentro a un covone che sono usciti subito al nostro arrivo facendosi arrestare senza opporre alcuna resistenza. Erano molto provati. Sono scoppiati a piangere quando li abbiamo fermati e sono saliti nelle volanti”.
Il capo della squadra mobile ha poi fornito ulteriori dettagli: “Erano completamente sporchi, con parte pantaloni lacerati, il maggiorenne con una ferita lacerocontusa al ginocchio. Ipotizziamo non abbiano mangiato in questi giorni”.
I due rischiano l’accusa di omicidio volontario. Per l’incidente è già in carcere una 17enne che deve rispondere di concorso in omicidio volontario. Da subito le indagini hanno puntato ad una coppia di ragazzi che erano in auto con la minorenne presa subito dopo lo schianto. Uno dei due è il marito della ragazzina arrestata. La coppia ha un figlio di 10 mesi.
“È stata mia madre ad avvertire la polizia dopo aver rintracciato i figli che da 5 giorni si nascondevano in un rifugio tra i cespugli in un campo vicino ad una scuola del quartiere”. Ha detto la sorella dei due fuggitivi.
La notizia della cattura era stata confermata dal ministro dell’Interno Angelino Alfano: “Ringrazio la Polizia per le indagini scrupolose e per l’impegno messo, che hanno consentito di arrivare all’obiettivo”.
Anche il sindaco di Roma Ignazio Marino si è congratulato con le forze dell’ordine: “Mi congratulo con le forze dell’ordine, il Prefetto e il Questore che, lavorando giorno e notte, hanno assicurato alla giustizia i responsabili di tanto dolore, coloro che hanno strappato Corazon Abordo al marito, alle figlie e a tutta la sua famiglia, devastando le loro vite. Sono vicino ai familiari della donna”.
“Chi vive al di fuori della legge non può trovare spazio nella nostra città e nel nostro Paese – ha aggiunto il primo cittadino romano – il Campidoglio si costituirà parte civile nel processo contro queste persone”.
“Meno male che li hanno catturati. Ma non finisce qui. Vogliamo giustizia – ha fatto sapere la famiglia di Corazon Abordo – “Il governo e il sindaco devono fare qualcosa per la sicurezza di tutti i cittadini”.