Bernie Ecclestone ha concesso un’intervista a 360 gradi ai tifosi della F1 Racing. Scontata la richiesta di fare il punto sullo stato attuale della Formula Uno, i fans hanno anche incalzato il patron della FOM con domande riguardanti il suo futuro e la vita privata, ricevendo in cambio anche qualche curioso aneddoto per ciò che concerne la dimensione extra-automobilistica.
A chi gli chiede quale strategia si possa adottare per rialzare l’audience della F1, Ecclestone risponde: “Dovrebbe rispondere qualcun altro. Cosa ha attratto i fan di questo sport 30 o 40 anni fa e cosa è cambiato? Forse ci sono altre forme di intrattenimento che, anche grazie alla televisione, hanno drenato audience alla F1. Prima questi spettacoli non erano accessibili, ora lo sono”, le parole dell’inglese.
Poi si spiega meglio: “Pensate al calcio: ci sono centinaia di partite, noi in F1 abbiamo 20 ‘partite’ all’anno. Gli sponsor investono in base alla loro apparizione – puntualizza – noi gliene offriamo 20 modalità in 20 parti del mondo. Ma contro il calcio… Pensate a quante partite si giocano ogni fine settimana in ciascun Paese. Il mondo è cambiato”.
La Formula 1 è la sua casa ma, da buon inglese, Ecclestone ammette di seguire con particolare interesse anche il calcio, pur mostrando una netta preferenza per gli sport individuali: “In generale non mi piacciono gli sport di squadra, ma capisco perché il pubblico si appassioni al calcio. A me piacciono le belle partite – spiega – In generale preferisco gli sport uno-contro-uno come il tennis”.
Poi il pensiero va a Michael Schumacher e alle tristi condizioni nelle quali versa il campione tedesco: “Se ho incontrato Schumacher dopo l’incidente? No, non voglio vedere Michael in queste condizioni, voglio ricordare il Michael del passato”, dice. Un connazionale di Schumi, Seba Vettel, proverà a seguirne le orme alla Ferrari: “Ha fatto bene a passare alla ‘Rossa’ – assicura Ecclestone – era la cosa giusta da fare per lui al momento”.
La chicca finale è decisamente più leggera: “Se ho qualche rimpianto nella gestione della F1? Uno in particolare, aver ceduto tutte le azioni della mia compagnia alla mia seconda moglie, lei le ha poi messe in un Trust e ora non posso più controllarle”, rivela tutt’altro che divertito. Quando si ritirerà? : “Non ne ho idea, penso quando mi accorgerò di non essere in grado di svolgere adeguatamente il mio lavoro”, conclude l’inglese.