Il nuovo presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è noto come il “sindaco sceriffo”, il sindaco della strada, nomignolo che si è guadagnato durante i suoi quattro mandati come sindaco di Salerno. Dal 1993 a oggi, De Luca è stato alla guida della città campana, conquistando un consenso quasi totale alle elezioni del 2011, quando ritornò in carica con il 74,4% dei consensi.
Davanti a un ingorgo, De Luca si è trasformato in vigile, davanti a microcriminalità e prostituzione in sceriffo, davanti a cantieri fermi da troppo tempo in direttore dei lavori. La vittoria alla presidenza della Regione Campania è arrivata adesso, ma De Luca c’aveva già provato cinque anni fa, portando a casa soltanto il 43% dei voti, quando venne sconfitto dallo stesso avversario che adesso torna a casa battuto, Stefano Caldoro.
Negli ultimi anni, De Luca ha diviso il proprio impegno da sindaco con diverse vicende giudiziarie. Si è trasformato in un vero e proprio tormentone la possibile sospensione del suo incarico da sindaco per effetto dell’applicazione della legge Severino. Sotto la presidenza del Consiglio Letta, De Luca ha ricevuto un incarico da viceministro alle Infrastrutture, per il quale si è costantemente scontrato con il ministro Lupi.
Essere viceministro delle Infrastrutture per De Luca non ha significato abbandonare la carica di sindaco di Salerno, e l’Antitrust gli ha per questo ordinato di scegliere: lui è andato avanti sino a quando, a gennaio 2014, il tribunale civile di Salerno non lo ha dichiarato decaduto dalla carica di sindaco. De Luca ha fatto ricorso, e lo scorso 3 febbraio è stata confermata la sua decadenza.
Oltre al doppio incarico, ad allontanarlo dal Comune di Salerno è stata la condanna per abuso d’ufficio nel processo sul termovalorizzatore salernitano. Decaduto da sindaco, De Luca ha accelerato la propria corsa alla presidenza della Regione Campania. Prima ha vinto le primarie del Pd, per poi finire al centro della polemica sugli impresentabili e sulla decadenza prevista dalla legge Severino in caso di sua elezione.