Una trans, Aurora Marchetti, è stata picchiata ad Aprilia, in provincia di Latina. Ad aggredirla con sputi e insulti un gruppo formato da cinque adolescenti: la vittima ha subito denunciato l’accaduto con un video postato su YouTube.
Stando alla stessa Marchetti i giovani l’avrebbero inseguita con un coltello urlandole: “Trans di m…”, “Fai schifo”, “Mezzo uomo e mezza donna”. La vittima si è subito messa a correre sperando di trovare un ingresso del proprio condominio aperto per potere entrare all’istante nel proprio palazzo, altrimenti non avrebbe mai avuto il tempo di estrarre la chiave. Una volta trovato un cancello spalancato, è riuscita a richiuderlo sbattendolo in faccia ai suoi inseguitori che hanno continuato a insultarla.
La Marchetti ha, inoltre, raccontato di avere iniziato la transizione circa un anno fa, poi ha aggiunto di essere abituata agli insulti da anni, sin da quando andava a scuola, ma minacce così pesanti non le aveva ancora subite in vita sua.
«Quanto capitato ad Aurora – sottolinea Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay center – è un fatto molto grave, che purtroppo si ripete in forme simili tutti i giorni in tutta Italia. In questo Paese lesbiche, gay e trans sono ancora persone di serie B: basti pensare che in Parlamento sono al palo la legge contro l’omofobia e quella sulle unioni civili. Anche noi aderiamo alla campagna #iostoconaurora, mobilitarsi sui social network non è sufficiente. Ci vorrebbe subito un tavolo di confronto tra le associazioni Lgbt, il ministero dell’Interno e le prefetture. Le aggressioni sono un problema di ordine pubblico, non le unioni gay».