L’Istat certifica: l’Italia è fuori dalla recessione. Nel primo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato), è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Confermata la stima preliminare diffusa il 13 maggio.
La crescita del Pil è stata dello 0,1% nei confronti del primo trimestre del 2014. Il primo trimestre del 2015 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014.
La variazione acquisita per il 2015 è pari a +0,2%. Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda interna mostrano andamenti dissimili, con i consumi finali nazionali in lieve diminuzione (-0,1%) e gli investimenti fissi lordi che crescono dell’1,5%.
Dal lato degli scambi con l’estero, le importazioni sono aumentate (1,4%) e le esportazioni sono rimaste stazionarie. Tornano a salire, a maggio, i prezzi con un’inflazione allo 0,2% su base annua. Dopo quattro mesi consecutivi di valori negativi, l’Italia esce così dalla zona deflazione.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, è aumentato dello 0,2% sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di maggio 2014 (ad aprile il tasso tendenziale era -0,1%). La ripresa dell’inflazione, dopo quattro mesi consecutivi di calo, è dovuta principalmente all’ulteriore ridimensionamento della flessione su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-7,2%, da -8,7% di aprile) e all’accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi dei servizi.
A quest’ultima contribuiscono in particolare l’inversione della tendenza annua dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+0,8%, da -0,6% di aprile) e l’accelerazione della crescita di quelli dei Servizi ricreativi, culturali e della cura della persona (+0,9%, da +0,7% di aprile).