Oggi pomeriggio l’elezione del nuovo presidente della Fifa. Nonostante gli scandali per la corruzione, Sepp Blatter è ancora il nuovo/vecchio candidato per un organismo del calcio internazionale che non sa o non vuole rinnovarsi. È già cominciata la conta per vedere chi voterà la fiducia al presidente in carica da 17 anni e che, da più parti, è accusato di aver chiuso gli occhi – o peggio – su quanto accadeva attorno a lui.
Il principe giordano Ali Bin Hussein, sponsorizzato da Maradona, è il suo avversario: senza gli arresti sarebbe stato battuto in partenza, adesso potrà giocarsi le sue carte ed è già un grande risultato visto il consenso “bulgaro” di cui Blatter ha goduto nei suoi ultimi quattro mandati.
Tra i grandi elettori, l’Uefa e il suo presidente Michel Platini si sono apertamente schierati contro Blatter. L’ex campione della Juve ha detto di contare su 45-47 voti, sui 54 delle federazioni europee affiliate ma non ci sono la Russia e forse nemmeno la Spagna che hanno un peso specifico molto forte. L’Italia ha fatto la sua scelta: il presidente federale Tavecchio ha sposato la linea Uefa e dunque non dovrebbe votare per Blatter. L’Africa e l’Oriente saranno però a favore di Blatter e bisognerà vedere i paesi emergenti come l’Australia e alcune nazioni sudamericane da che parte staranno. Insomma è un vero rebus. Intanto Blatter ha cercato di metterci una pezza dichiarando che “la Fifa farà pulizia”. Basterà questa promessa per essere rieletto?