Il presidente di Expo 2015, Diana Bracco, presidente del consiglio di amministrazione della Bracco S.p.A, è indagata per evasione fiscale e appropriazione indebita. Conclusa l’indagine, è stato portato a termine il sequestro di 1 milione e 42 mila euro. La prima ipotesi avanzata è che le fatture false emesse siano state usate per lavori su barche e case private. La società Expo 2015, invece, non sarebbe in alcun modo coinvolta.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore della Repubblica Edmondo Bruno Liberati, dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pubblico ministero Giordano Baggio, è stata condotta dal Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza. Le indagini coinvolgono anche Pietro Mascherpa, presidente del consiglio di amministrazione della Bracco Real Estate S.R.L., Marco Pollastri e Simona Calcinaghi, entrambi architetti dello studio Archilabo di Monza.
Il sequestro preventivo della Guardia di Finanza, col decreto emesso dal Gip Roberta Nunnari, era stato eseguito il 5 marzo: l’evasione ammontava complessivamente a 1 milione e 42 mila euro. Il 21 maggio, invece, la Guardia di Finanza ha depositato in procura i verbali di constatazione delle violazioni correlate.