Dato preoccupante per l’Italia: il 20% circa delle coppie ha difficoltà a procreare per vie naturali. Sono sempre di più, dunque, le culle vuote, tanto che gli attuali livelli di denatalità destano allarme perché mettono a rischio il welfare e la tenuta del sistema sociale del paese. È proprio partendo da questo dato preoccupante che il ministero della Salute ha stabilito di lanciare il “Piano nazionale per la fertilità”, con lo slogan “Difendi la tua fertilità, prepara una culla nel tuo futuro”.
La preoccupazione è che in Italia non si riesca ad avere il giusto ricambio generazionale: il valore di 1,39 figli per donna, nel 2013, colloca il nostro paese tra gli stati europei con i più bassi livelli, tanto che, sempre nel 2013, l’Istat ha stimato circa sessantaquattromila bambini nati in meno negli ultimi cinque anni. Da qui l’urgenza di mettere mano ad un piano nazionale che favorisca maggiore attenzione alla fertilità, ponendola al centro delle politiche sanitarie ed educative del nostro Paese.
Il Piano, presentato oggi dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si propone dunque degli obiettivi precisi: innanzitutto informare i cittadini sul ruolo della fertilità sulla sua durata e su come proteggerla evitando comportamenti a rischio, poi fornire assistenza qualificata promuovendo interventi di prevenzione e di diagnosi precoce volte a curare la malattie dell’apparato riproduttivo. Tra le finalità vi è però anche quella di sviluppare nelle persone la conoscenza delle caratteristiche della loro fertilità per poter scegliere di avere un figlio consapevolmente e, rileggere, quindi, la fertilità come bisogno essenziale non solo della coppia ma dell’intera società.
Il “Fertility day” si celebrerà il 7 maggio 2016 ed avrà poi cadenza annuale. Sarà una occasione per richiamare l’attenzione di tutta l’opinione pubblica sul tema, con una serie di iniziative a partire dagli stessi studi medici.