Il Nebraska ha abolito la pena di morte. Il Parlamento statale ha raccolto abbastanza voti, 30 sì e 19 no, per rovesciare il veto posto dal governatore Pete Ricketts alla legge per lo stop alle esecuzioni. Il voto fa del Nebraska il primo Stato americano controllato da repubblicani che abolisce la pena di morte dopo il North Dakota nel 1979.
Il no del Nebraska arriva mentre fa il giro del mondo la notizia che Paula Cooper, la teen-ager condannata negli anni Ottanta alla sedia elettrica, si è tolta la vita a Indianapolis due anni dopo essere uscita di prigione.
La nuova legge sostituisce la pena di morte con l’ergastolo a vita senza sconti di pena. Molti repubblicani si sono convinti a votarla per ragioni morali, fiscali o religiose. Ha pesato, nel cambio di opinione, la considerazione che, a colpi di ricorsi, i dieci detenuti attualmente nel Death Row di Lincoln difficilmente moriranno per “mano dello Stato”. Il Nebraska ha condotto la sua ultima esecuzione nel 1997. Durante il dibattito molti parlamentari hanno fatto osservare che lo stato ha da tempo adottato una moratoria di fatto.
La decisione del Nebraska conferma il progressivo cambiamento del Paese: per anni i conservatori sono stati i più accesi difensori della morte di Stato, ma negli ultimi anni il “blocco della forca” ha mostrato incrinature. Negli Usa 19 Stati hanno finora abolito la pena di morte.