Il Banco del Mutuo Soccorso, la storica band italiana di rock progressivo che negli anni Settanta arrivò al successo con dischi come “Darwin!” e “Banco”, ritorna sui palchi italiani a più di un anno dalla morte dello storico cantante Francesco Di Giacomo, scomparso tragicamente in un incidente stradale. Il 26 giugno, il gruppo si esibirà all’Eutropia Festival di Roma, ma nel frattempo è già al lavoro su “Orlando”, un’opera rock ispirata all'”Orlando furioso” di Ludovico Ariosto, in uscita l’anno prossimo.
Per questo tour, il Banco è affiancato da una super band, che vedrà alternarsi sul palco il cantante dei Quintorigo, John De Leo, il chitarrista storico di Vasco Rossi, Maurizio Solieri, e le nuove voci di Giacomo Voli (nel team di Piero Pelù nella scorsa edizione di “The Voice of Italy”, che lo vide arrivare secondo) e Margary Signorino, insegnante di canto e corista per Enrico Ruggeri, Marco Masini e Laura Pausini. E sul palco non ci sarà spazio unicamente per questi cantanti: su un maxischermo a led, saranno proiettati i video delle voices off di Franco Battiato, oltre che quelle degli attori Toni Servillo, Rocco Papaleo, Moni Ovadia, Valerio Mastandrea, Alessandro Haber e Franca Valeri, la cui voce è tornata nelle tracce del nuovo album.
Le tappe sinora confermate vedono la band all’Anfiteatro Romano di Cassino il primo di agosto, allo Sferisterio di Macerata il 22 agosto, al Veruno Festival il 6 settembre, in piazza Nuova a Siniscola il 10 ottobre, al teatro Golden di Palermo il 6 novembre, al Metropolitan di Catania il giorno successivo e al Paladisfida di Barletta il 5 dicembre.
Il vuoto lasciato dalla morte di Di Giacomo è incolmabile, come racconta Vittorio Nocenzi, tastierista e fondatore del gruppo: “Il Banco non sarà più come è stato per quarant’anni. Dopo il disco dell’anno scorso (“Un’idea che non puoi fermare”, Sony Music) e il concerto di dicembre al Gran Teatro di Roma, avevamo due strade da seguire: fermarci o proseguire. La passione del pubblico ci ha fatto capire che bisognava andare avanti“.
In contemporanea al tour, la band sta scrivendo l’opera “Orlando”, fortemente voluta da Francesco Di Giacomo: “Vederla realizzata era uno dei suoi ultimi desideri – aggiunge Nocenzi, – la sto scrivendo da sei mesi. Cerchiamo voci piene di personalità, vogliamo dare al nostro pubblico il tempo di abituarsi a quest’idea, che qualcun altro possa cantare i brani di Francesco, con autenticità e talento”.