Due anni 10 mesi e 20 giorni: questa la condanna inflitta oggi ai tre anarchici accusati di aver preso parte all’assalto del 14 maggio 2013 al cantiere del Tav a Chiomonte. Per gli imputati, in carcere dallo scorso luglio, sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Il processo si è svolto con il rito abbreviato per reati vari tra cui il danneggiamento e il porto di armi. La Procura di Torino aveva chiesto 5 anni e sei mesi. Gli avvocati difensori hanno espresso soddisfazione per una sentenza che, dicono, ribadisce “la non particolare gravità della vicenda nonostante quanto affermato dai pm”. I fatti sono gli stessi per i quali erano stati assolti dall’accusa di terrorismo ma condannati per reati minori altri quattro attivisti No Tav.