Bufera sui vertici del calcio mondiale. Il Dipartimento di giustizia americano ha infatti incriminato la Fifa per corruzione. Lo riportano i media statunitensi, secondo i quali a Zurigo, in Svizzera, è già scattata un’operazione che avrebbe portato all’arresto di alcuni uomini ai vertici della Fifa che saranno estradati negli Usa.
Gli arresti, avvenuti al Baur au Lac hotel dove i leader dell’organismo che governa il calcio mondiale sono riuniti per il loro meeting annuale, sarebbero una decina. Tra loro ci sono Jeffrey Webb delle Isole Cayman, uno dei vicepresidenti del comitato esecutivo della Fifa e l’uruguaiano Eugenio Figueredo, anche lui vicepresidente ed ex presidente della South Americas Soccer Association. C’è anche Jack Warner di Trinidad e Tobago ex membro del comitato esecutivo.
Quest’ultimo, secondo il dipartimento alla giustizia americano, avrebbe chiesto una cifra di 10 milioni di dollari in tangenti al governo del Sudafrica che ha ospitato i mondiali di calcio del 2010. Gli altri dirigenti arrestati sono Eduardo (Costa Rica), Julio Rocha (Nicaragua), Costas Takkas (Gb), Rafael Esquivel (Venezuela) e Jose Maria Marin (Brasile).
Il ministero pubblico svizzero, intanto, ha aperto una procedura penale per sospetta gestione sleale e riciclaggio di denaro riguardante l’attribuzione dei Mondiali di calcio 2018 e 2022. Lo comunica in una nota la giustizia elvetica, che ha proceduto a perquisizioni presso la sede della Fifa a Zurigo, impossessandosi di documenti e dati elettronici.
Lo scandalo arriva a meno di tre giorni dalle elezioni del nuovo presidente della Fifa. Il presidente Sepp Blatter, inizialmente indicato come indagato, in realtà non sarebbe coinvolto e non “non è tenuto a lasciare l’incarico”. Lo ha detto il portavoce della Fifa De Gregorio, aggingendo che il presidente “è calmo, vuol seguire cosa accadrà nelle prossime ore”. Walter De Gregorio ha aggiunto anche che “le coppe del mondo del 2018 e del 2022 saranno regolarmente giocate in Russia e Qatar”.
Ad imprimere un’accelerazione alle indagini – spiegano i media Usa – la decisione dell’ex procuratore Michael Garcia che ha preso le distanze dalla Fifa dopo essere stato assunto dall’associazione per svolgere un’indagine interna. Indagine al termine della quale i vertici della Fifa hanno parlato dell’inesistenza di fatti che provino la corruzione. Conclusioni che l’ex procuratore non ha sposato.
Le accuse mosse dalle autorità americane riguardano gli ultimi 20 anni, e sono collegate alle gare per aggiudicarsi i campionati mondiali così come gli accordi per il marketing e i diritti televisivi. Per anni la Fifa è stata indagata dall’Fbi, e l’organizzazione guidata da Sepp Blatter ha sempre respinto ogni addebito.
Gli indagati sono sospettati di aver accettato bustarelle per oltre 100 milioni di dollari, si legge in una nota diffusa dall’Ufficio federale di giustizia (Ufg). I sei sono stati posti in detenzione in vista dell’estradizione. Il pubblico ministero competente per il distretto est di New York sta indagando contro queste persone perché sospettate di aver accettato dagli anni Novanta ad oggi tangenti e provvigioni nascoste, prosegue il comunicato dell’Ufg.