Sta assumendo proporzioni bibliche l’ondata di maltempo che sta investendo da giorni il sud degli Stati Uniti, Texas e Oklahoma in particolare.
Si contano, finora, undici morti, mentre i dispersi in poche ore sono passati da 12 a 30 solo nel Texas. Tra questi anche due famiglie con tre bambini al di sotto dei dieci anni. La casa in cui alloggiavano è stata completamente spazzata via dalla corrente.
A Houston, la principale città del Texas, le forti e insistenti piogge hanno fatto straripare i fiumi, causando la morte di almeno tre persone. Le strade sono completamente allagate e 80 mila persone sono rimaste al buio. In città lo stato di allarme è stato portato ai massimi livelli. Non succedeva dal 2008, quando sull’area si scatenò l’uragano Ike. Circa 200 persone sono rimaste intrappolate da ieri sera nel Toyota Centerdove si disputavano i play off di basket tra gli Houston Rockets e i Golden State Warriors. I vigili del fuoco hanno soccorso oltre 500 persone per la maggior parte automobilisti; almeno 2500 vetture sono rimaste abbandonate per strada, in pratica galleggiano sull’acqua.
Il presidente degli Stati Uniti ha telefonato al governatore del Texas, Greg Abbott, promettendo aiuti.
Anche il Messico ha subito vittime e danni: a Ciudad Acuna, ieri un tornado ha causato la morte di 14 persone.
Le previsioni dei meteorologi non sono ottimistiche e hanno fatto scattare l’allarme per circa 30 milioni di residenti in sette stati tra Texas, Arkansas, Oklahoma, Kansas, Missouri, Louisiana e Mississippi.