La droga arrivava dall’Albania ma anche dalla Calabria e poi era rivenduta a Catania e da lì partiva anche per altre città siciliane. La Polizia di Catania ha eseguito 19 misure cautelari nei confronti di persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di essere l’associazione armata.
Le indagini, che sono state condotte dalla Squadra Mobile di Catania, hanno mostrato l’esistenza di un’articolata organizzazione criminale che si avvaleva di distinti canali di approvvigionamento di stupefacenti sull’asse Calabria-Sicilia e Albania-Sicilia. La droga veniva poi gestita in due piazze di spaccio a San Cristoforo, rione storico del capoluogo catanese.
All’operazione, denominata “Jonica way”, hanno partecipato equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, unità cinofile e personale delle Squadre Mobili di Messina, Ragusa, Enna e Rimini.
Il gruppo criminale, che prevalentemente si occupava dello spaccio di cocaina, era pericoloso anche perché è stato scoperto che aveva nelle proprie disponibilità un arsenale di armi ben fornito.
I componenti l’organizzazione avrebbero comunicato tra di loro con telefoni cellulari usando un linguaggio cifrato o avrebbero usato frasi amorose. Per quanto riguarda gli approvvigionamenti in Calabria avrebbero invece persino evitato le conversazioni telefoniche, limitandosi ad effettuare solamente squilli telefonici al fine di comunicare che lo scambio sarebbe avvenuto in un luogo precedentemente pattuito.
Le indagini, coordinate dalla Procura, sono state condotte dalla squadra mobile tra il novembre del 2012 e l’aprile del 2013 e si sono avvalse delle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia dell’area Cappello-Bonaccorsi. Promotori dell’organizzazione sarebbero stati i fratelli Vito e Michele Musumeci, rispettivamente di 31 e 49 anni, che avrebbero anche gestito le “piazze di spaccio” di via Mulini a Vento e via Alogna, nel quartiere di San Cristoforo, Bruno Cidoni, calabrese di 41 anni domiciliato nel Catanese, e Calogero Alagona, di 46, con entrambi il compito di approvvigionarsi di cocaina e marijuana.
Gli arrestati nell’operazione denominata “Jonica way” sono: Bruno Cidoni, di 41 anni, che era già agli arresti domiciliari per altra causa; Calogero Alagona, di 46, anch’egli già ai domiciliari, Vito Musumeci, di 31, al quale il provvedimento restrittivo è stato consegnato in carcere perché detenuto; il fratello Michele di 49, già agli arresti domiciliari; Angelo Toscano, di 40; Giovanni Viglianesi, di 44, già agli arresti domiciliari; Natale Vinciguerra, di 47; Vincenzo Lenti, di 72; Mondi Shity, di 41; Antonino Puglisi, di 52; Alfio Palmisciano, di 54; Angelo Billa, di 63; già detenuto; Alessio Musumeci, di 25, per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari; Ivan Mancini, di 25, posto ai domiciliari; Antonio Gueli, di 51, posto ai domiciliari; Guido Acciarito, di 35, posto agli arresti domiciliari; Francesco Alberti, di 45, posto ai domiciliari; Alessandro Ricciardi, di 39, posto ai domiciliari;Simone Arcidiacono, di 26, posto ai domiciliari.