”Non si firma nulla senza il coinvolgimento di tutti, e di tutti i lavoratori”. Il segretario della Fiom Maurizio Landini ha preso parte al presidio dei lavoratori Indesit a Fabriano, contro il piano esuberi di Whirlpool.
”Whirlpool – ha detto – deve mettere sul tavolo tutto quello che vuole fare. La chiusura degli stabilimenti di None e Carinaro va rigettata. Di fronte a 500 milioni di investimenti vogliamo capire quale piano c’è. Non si può dire investo qui e licenzio dall’altra parte”.
Il 12 giugno i lavoratori del gruppo Whirlpool hanno organizzato un giorno di sciopero, con una manifestazione a Varese, contro gli esuberi annunciati dall’azienda. Anche se il premier Matteo Renzi si è impegnato in prima persona incontrando gli operai, questo non è bastato per scongiurare lo stato di agitazione.
Landini è venuto a sostenere lo sciopero unitario di tre ore proclamato dalle Rsu di Fim, Fiom e Uilm degli stabilimenti di Melano, Albacina e delle sedi impiegatizie di Indesit. “Dobbiamo approfondire e fare una verifica a tutto campo su come si svolgeranno gli investimenti su ricerca e sviluppo – ha aggiunto -. È’ una partita difficile, complessa ma ancora aperta. Vedo la necessità di non lasciare all’azienda la possibilità di trattare direttamente territorialmente. Whirlpool deve trattare complessivamente tutti i temi, in modo da dare il giusto tono e livello a tutta la trattativa”.