Massimiliano Allegri ha ricevuto il 5° premio Enzo Bearzot. Dopo la premiazione nella sala d’onore del Coni, l’allenatore della Juventus ha tracciato un bilancio dell’ultimo anno del calcio italiano: “Quest’anno per il calcio italiano è stato un anno straordinario. La Juve in finale a Berlino, ma non solo. Altre due squadre hanno sfiorato la finale di Europa League. La Nazionale sta facendo un buon lavoro”.
“In Italia non è tutto da buttare – assicura il tecnico – lavoriamo sulle cose positive: sulle infrastrutture, sul futuro dei bambini”. Dopo aver vinto Campionato e Coppa Italia e in attesa di disputare la finale di Champions contro il Barcellona, Allegri si proietta già alla prossima stagione: “Cercheremo di vincere il 5° scudetto di fila l’anno prossimo – promette – è il nostro primo obiettivo”.
Poi la mente torna al passato, a quell’inizio di stagione tutt’altro che positivo in cui l’ombra di Antonio Conte pesava come un macigno sulle sue spalle: “Cosa dico ai tifosi quando mi accolsero freddamente a Vinovo l’estate scorsa? Comprensibile. Io ho trovato una società che mi ha protetto e un gruppo di ragazzi straordinari. Un gruppo di uomini veri. Molti di questi fanno parte della Nazionale”, le parole di Allegri.
E sul confronto a distanza con l’attuale CT azzurro: “Io e Conte? Nel calcio non c’è un solo merito per vincere. Non c’è uno migliore dell’altro. Siamo diversi. Tutti e due alla Juventus abbiamo vinto”.
Chiosa finale, e non potrebbe essere altrimenti, sull’appuntamento del 6 giugno, quello che può valere un’intera stagione: “Il Barcellona? E’ una finale. Meglio una partita secca con loro che due. Siamo in una buona condizione sia fisica che mentale. Speriamo di ripetere l’impresa degli Azzurri del 2006. Dobbiamo essere bravi a prepararla con serenità”, conclude Allegri.