A Giarre (Catania) un gruppo di manifestanti ha bloccato l‘incrocio di Via Callipoli, nel centro del paese, paralizzando la circolazione. Un altro gruppo nella vicina Mascali ha bloccato un treno merci nella frazione di Carrabba. Sono un centinaio di persone quelle che questa mattina hanno occupato i binari della stazione ferroviaria di Giarre (Catania) per chiedere la riapertura del Pronto Soccorso del locale ospedale. Alla manifestazione hanno preso parte anche i familiari della donna 52enne morta sabato scorso in seguito ad un malore accusato nella sua abitazione.
I parenti, ritenendo che il decesso fosse dovuto ad un ritardo nei soccorsi, hanno danneggiato l’ambulanza del 118 – che non aveva medico rianimatore a bordo – che aveva trasportato la paziente nella pista di atletica per farla prendere a bordo dell’elisoccorso.
”Noi abbiamo chiesto come mai non c’era un medico a bordo dell’ambulanza. Chi doveva soccorrere mia sorella? L’autista? Noi? Io posso assicurare che non è venuto nessun medico e che mia sorella é morta perché non é stata soccorsa”. Lo ha detto Aurelia Mercurio, sorella di Maria, la donna di 53 anni morta sabato scorso a Giarre (Catania) dopo essere stata colta da malore nella sua abitazione. I parenti della donna sabato scorso, imputando che il decesso della congiunta fosse dovuto ad un ritardo dei soccorsi, hanno danneggiato l’ambulanza, senza medico a bordo, che aveva trasportato la donna nella pista di atletica per farla prendere a bordo dell’elisoccorso. Parenti e legali della donna sono stati ricevuti stamane a Catania nella sede dell’Asp dall’assessore regionale alla salute Lucia Borsellino, che subito dopo ha iniziato una riunione con i vertici dell’Asp, il direttore generale dell’ospedale Cannizzaro e del 118 di Catania e il sindaco di Giarre. La riunione è ancora in corso.
Per far luce sulla vicenda stamane l’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino stamane nell’Asp di Catania ha incontrato il sindaco di Giarre e i vertici dell’Azienda.