Tanta è stata l’attesa a Cannes per il film di Gaspar Noè, ma tanta anche la delusione per la pellicola ad alto contenuto erotico che ha creato file di tremila persone alla prima proiezione stampa. Un’accoglienza tra dissensi e proteste, quindi, eppure il film del regista argentino trapiantato in Francia, autore nel 2002 dello scandaloso “Irreversibile” (con la Bellucci che veniva violentata in un sottopassaggio), ha dato il meglio di sé in quanto a corpi nudi, amplessi, masturbazioni, sesso con trans, e anche complesse immagini di penetrazioni viste dall’interno.
Il film sembra avere, comunque, una sua morale, perché Murphy (Karl Glusman), giovane innamorato di una sua ex che è sparita dalla circolazione, teorizza a più non posso che il sesso senza amore non è mai davvero completo e non dà vera felicità. Così, nel film sono presenti diverse scene di flashback tra Murphy e la sua amata Elettra (Aomi Buyock): non solo scene di sesso violento, quindi, ma anche tanti “ti amo”, “non mi lasciare mai” e “non ti voglio perdere”.
La trama della pellicola si articola sulla storia di Murphy, giovane americano che vive a Parigi ed è infelicemente sposato con Omie (Klara Kristin), con la quale ha anche una figlia. Fa la scuola di regia e vuol fare un film su sesso, sperma e sangue, ma il suo pensiero è sempre per Elettra, con la quale ha avuto un menage a trois con l’attuale moglie. Per questo, Murphy, cerca dappertutto la sua ex, telefonando persino alla madre.
Per Gaspar Noé questo è un film su una forte passione, ricca di promesse e di giochi, di eccessi, ma anche di orrore. Il regista ha ammesso di dovere il risultato all’audacia degli attori che hanno giocosamente accettato di recitare i tre ruoli principali, riuscendo a motivarsi a vicenda e mostrando, ciascuno, un grande carisma.