Sei agenti di polizia, tre bianchi e tre neri tra cui una donna, coinvolti nell’arresto dell’afroamericano Freddie Gray il 12 aprile scorso a Baltimora sono stati incriminati da un Gran giurì, in una udienza preliminare. Adesso dovranno affrontare un processo per la morte del 25enne, una settimana dopo l’arresto per le lesioni riportate nel momento in cui è stato ammanettato e caricato a testa in giù nel furgone della polizia.
Le accuse più pesanti sono state sollevate contro Caesar Goodson, 45 anni, il più anziano tra i sei. Quel giorno era alla guida del furgone di Polizia sul quale fu caricato Freddie Gray. Goodson è accusato tra l’altro di non essersi fermato quando richiesto e di aver guidato bruscamente provocando o aggravando i danni fisici che hanno portato alla morte di Gray per una lesione alla colonna vertebrale.
Dopo la morte di Gray, sull’onda emotiva e di sdegno per le ripetute morti di afroamericani a causa delle violenze della polizia, l’America era stata attraversata dalle manifestazioni di protesta. A Baltimora era stato indetto per alcuni giorni il coprifuoco; persino il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama aveva parlato di un problema nell’atteggiamento della polizia verso i giovani neri.