Il Tribunale amministrativo del Lazio ha innescato una sorta di terremoto al palazzo di giustizia di Palermo annullando la delibera con cui il Csm aveva nominato Francesco Lo Voi a capo della procura, lo scorso 17 dicembre.
I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato dai procuratori di Caltanissetta Sergio Lari e di Messina Guido Lo Forte. Secondo la sezione prima quater del Tar Lazio, “la delibera gravata non reca adeguata motivazione delle ragioni concrete per le quali le competenze maturate nell’espletamento dell’incarico predetto siano state ritenute, nella prospettiva comparatistica, non soltanto idonee a compensare il deficit di pregresse esperienze direttive e semidirettive specialistiche, ma persino tali da determinare un giudizio complessivo di prevalenza attitudinale del dottor Lo Voi riguardo allo specifico ufficio da conferire”.
In sostanza non è stato spiegato perchè Lo Voi debba essere considerato “prevalente” rispetto agli altri due candidati, entrambi più anziani di lui e titolari di incarichi di vertice in Direzioni distrettuali antimafia.
Lo Voi, che oggi non ha rilasciato alcun commento, in attesa – ha detto – di leggere le motivazioni della sentenza, può presentare richiesta di sospensiva al Consiglio di Stato.