I carabinieri hanno messo agli arresti domiciliari un sacerdote, don Giampiero Peschiulli, 73 anni, ex parroco a Brindisi, accusato di violenza sessuale anche su minori di 14 anni. Il prete era stato a lungo parroco della chiesa di Santa Lucia. Aveva lasciato l’incarico dopo che i presunti abusi erano stati denunciati in un servizio del programma Le Iene, il 29 ottobre, e la procura aveva avviato l’indagine.
Sono due chierichetti, all’epoca dei fatti minori di quattordici anni, le presunte vittime degli abusi compiuti dal sacerdote. I fatti contestati risalgono all’anno 2012 e si sarebbero protratti fino al 2014. Le denunce sono state formulate dai genitori delle vittime dopo che il 15 settembre scorso Giulio Golia, l’inviato della trasmissione televisiva le Iene era andato presso la parrocchia di Santa Lucia, nel centro di Brindisi, e il sacerdote si era barricato all’interno chiamando il 112. La notizia era stata pubblicata da un quotidiano online, Senza Colonne News, anche su Facebook e tra i commenti vi erano state numerose segnalazioni da parte di utenti del social network che facevano cenno a circostanze su cui i carabinieri hanno poi compiuto approfondimenti.
Due genitori, è riportato negli atti, si erano rivolti con insistenza al vescovo dell’epoca, monsignor Rocco Talucci, che aveva “espresso meraviglia – si legge negli atti – sul fatto che i giovani avessero parlato in casa delle molestie ricevute, aveva invitato le vittime degli atti sessuali a non denunciare la vicenda e a non parlarne con altri”. Tanto hanno riferito i familiari di persone, uno dei quali oggi ha quasi trent’anni, che ha raccontato che quando aveva 10 anni era spesso stato accarezzato in modo morboso sulle gambe e vicino ai genitali.
Ci sono anche intercettazioni telefoniche a supporto dell’accusa di abusi sessuali contestata al prete Peschiulli. In una, in particolare, il parroco parla con una delle persone offese che gli spiega che il sabato precedente non aveva potuto recarsi in parrocchia perché doveva studiare: “Ho capito, ho capito, mi hai tradito, ho capito ho capito”, ribatte il prete, secondo quanto riportato. Poi, dopo, aggiunge: “Sine (in brindisino significa ‘sì’,ndr), mi hai come si dice aspetta, come si dice la parola, sedotto e tradito”. Una delle vittime aveva raccontato tutto a una propria insegnante.