Il suo sogno era quello di diventare famosa, di vivere cantando. Il suo sogno, forse, era anche quello di scappare dalla sua famiglia, dal suo Paese, la Turchia. Così aveva disobbedito e, nonostante il divieto dei genitori, aveva partecipato a un talent show in stile “Italia’s Got Talent”, il “Sesi Cok Guzel”. Ed era stata brava, sapeva di potercela fare.
Ma il sogno di Mutlu Kaya, una ragazza di 19 anni, si è infranto pochi giorni dopo: mentre si trovava a casa qualcuno le ha sparato alla testa, riducendola in fin di vita. Un “atto punitivo”, dicono le forze dell’ordine, che oggi hanno fermato tre persone. Tra loro c’è anche l’ex fidanzato della ragazza, che si è dichiarato innocente: “Ero contrario alla sua partecipazione alla gara ma non le ho sparato. Io l’amo”, riporta l’agenzia Anadolu.
Qualche giorno dopo la performance in tv, il 30 marzo, Mutlu, che indossava un abito che le lasciava scoperte le braccia, aveva iniziato a ricevere minacce di morte a quanto pare da parte del clan legato alla famiglia paterna. “Quando hanno sentito che avrei partecipato, mi hanno detto che mi avrebbero uccisa. Ho paura”, aveva raccontato la ragazza ai responsabili del talent show. Ma nessuno le ha creduto, oppure non è stato fatto abbastanza in tempo.
Adesso Mutlu è ricoverata in ospedale, in fin di vita.