Sono salite a 17 le persone in isolamento a Sassari per essere entrate in qualche modo in contatto con l’infermiere di 37 anni, volontario di Emergency, ricoverato per aver contratto il virus dell’Ebola durante la sua permanenza in Sierra Leone.
L’uomo è in cura nell’ospedale Spallanzani a Roma e le sue condizioni sono stazionarie. Secondo l’ultimo bollettino emesso domenica 17 dall’ospedale, è vigile e cammina da solo; la febbre è diminuita così come l’entità dei sintomi gastrointestinali. Presenta modesti sintomi respiratori. Ha completato senza eventi avversi la seconda dose del secondo farmaco sperimentale arrivato dall’estero. Continua il trattamento antivirale, la nutrizione parenterale, e la terapia reidratante per via orale ed endovenosa.
A Sassari sono in isolamento la madre e le due sorelle del volontario e le persone che hanno partecipato alle operazioni sanitarie delle prime fasi del suo ricovero: cinque del Reparto malattie infettive, tre del 118 e sei del laboratorio di analisi.
Tutti dovranno rimanere isolati per 21 giorni e comunicare tempestivamente eventuali sbalzi della temperatura. La Asl di Sassari ha avviato una inchiesta interna sulla gestione del paziente al suo arrivo e durante la degenza prima che venisse confermata la presenza del virus.
Nei giorni scorsi, durante una riunione nella prefettura di Sassari erano stati esclusi errori nel trattamento del paziente, nelle prime fasi dell’assistenza e del ricovero.