Venti arresti dei Carabinieri dei comandi provinciali di Lecce, Napoli e Caserta con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al furto di armi e documenti d’identità negli uffici Anagrafe e di Polizia locale, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione e contrabbando di sigarette. L’operazione è stata chiamata “Bingo”.
Gli arrestati sono: Pietro Aruli, Giuseppe Barretta, Renato Bottone, Antonio Criscuolo, Carolina Criscuolo, Francesco Criscuolo, Vincenzo Famà, Berbardo Russo, Rosaria Altieri, Mohamed Belkhadri, Larbi Ihissi, Abdelhadi Marouane, Carmine Aruli, Dalip Croj, Mustapha el Faiz, Mohamed Faiz, Elena Polikarpova, Pasquale Borrelli.
I provvedimenti sono stati eseguiti nei comuni di Melito, Giugliano in Campania, Napoli. Santa Maria Capua Vetere, Teverola, Frignano, questi ultimi tre nel Caseratano. Sono a firma del gip di Lecce Simona Panzera su richiesta del sostituto procuratore Guglielmo Cataldi della direzione Antimafia di Lecce. Le indagini avviate a seguito di un furto a Gallipoli, nel sud Salento, nel luglio 2014, quando vennero rubate 12 pistole, 200 cartucce e 1050 carte d’identità, e nell’agosto successivo al comune di Parabita, dove vennero rubate altre 350 carte d’identità, hanno permesso di fare luce su numerosi episodi analoghi, almeno dieci quelli accertati, e di documentare anche contatti con esponenti della criminalità organizzata campana.
Gli indagati fanno parte di un gruppo criminale, con base a Melito di Napoli, operante nel Sud Italia, specializzato nei furti di documenti d’identità presso gli uffici comunali. Molti dei documenti d’identità rubati, sono stati ritrovati in possesso a cittadini siriani, albanesi, palestinesi, iraniani ed afghani fermati in Italia ed in varie nazioni europee.