Le tre rose di Eva 3, nona puntata
Aurora e Alessandro mostrano ad Antonio, il loro amico carabiniere, quello che hanno trovato alla clinica: Maniero ha in cura la madre di Davide, e Aurora è convinta che “sta mentendo” che “sta nascondendo qualcosa”. Maniero ha avuto in cura un’altra Gori: la coppia vuole arrivare alla verità ma il carabiniere gli chiede di mantenere un profilo basso. Ma Maniero cosa vuole?
Davide intanto è con lo psichiatra e con l’assistente sociale: il medico vuole spingere il ragazzino a far credere all’assistente sociale che Aurora non sta bene e che non può prendersi cura di Eva. “Il trattamento sanitario obbligatorio diventa indispensabile” dice Maniero che convince l’assistente a chiamare il giudice e “suggerisce” una clinica per il trattamento. Davide poi chiede allo psichiatra di sua madre, ma lui lo strattona: interviene Veronica che assiste alla scena e lo spedisce dal vescovo.
Aurora cerca di far capire a Marzia che tipo di persona sia Maniero ma la donna non le crede: “La mia storia d’amore è vera non è malata. Io non ho fatto una figlia con un uomo che mi ha mandata in carcere per otto anni”. Aurora tenta di mettere in guardia la sorella che però preferisce credere allo psichiatra.
Il professore parla con il vescovo il quale sa che Aurora e Alessandro sono stati dai carabinieri e delle scoperte che hanno fatto. “Lei è stato superficiale, non si preoccupi di coinvolgermi nel suo fallimento, quello sarà tutto suo” gli dice il monsignore che chiede notizie anche di Edoardo, se ci sono stati progressi nel recupero della memoria. “Questa è la sua ultima chance Maniero, la deve prendere come una questione di vita o di morte, la sua ovviamente” conclude il vescovo minacciosamente.
“Devo sapere dove Edoardo ha nascosto quel frammento di quadro, devo sapere qual è il segreto che nasconde, siamo qui per questo” dice il vescovo facendo capire quale sia il movente di tutta la vicenda. Alessandro intanto è andato in convento per chiedere di Davide e ovviamente non sospetta del coinvolgimento del vescovo Carini.
Ma cosa significa questo quadro? Uno simile è stato visto da Aurora e Alessandro in una foto di Lucia Gori, scattata alla clinica di Maniero e trovata tra le cose di Davide. L’artista era un uomo con problemi psichiatrici in cura nello stesso istituto.
Maniero viene convocato dal maresciallo per fare chiarezza sul ricovero di Lucia Gori ma lo psichiatra nega qualsiasi suo coinvolgimento. Nel frattempo Edoardo viene riempito di pillole e Maniero lo sottopone a un’altra delle sue sedute di elettroshock: “Da oggi si cambia registro, mi hanno accusato di essere troppo tenero con te…”.
Edoardo ha dei flashback ma alla domande del professore risponde: “Mi ricordo che sei uno stronzo”. Maniero non la prende bene, aumenta l’intensità delle scariche elettriche e per poco non lo ammazza. Edoardo come ultima cosa ricorda un incidente in auto avuto con Isabella.
Le tre rose di Eva 3, nona puntata
Tessa intanto cerca di capire dove si trova Ruggero: per farlo decide di seguire Laura che arriva in una casa dove la trova a giocare con un bambino: “Questo è il figlio mio e di Matteo”. Ma Matteo è insieme a Sara tra le vigne a sognare un futuro insieme…
Isabella raggiunge Alessandro e Aurora a Pietrarossa: Edoardo non è in carcere è stato trasferito ma lei non sa dove sia. Isabella tenta di convincere Aurora che lui sta facendo tutto solo per l’amore che prova ancora per lei ma Aurora ha dei tentennamenti, prima però di scoprire che Edoardo è in cura con il professor Maniero. Ma qual è l’obiettivo di Maniero? E chi sono i suoi complici?
Amina intanto è l’unica a sapere dove si trovi Ruggero: la sua posizione si complica, gli investigatori hanno il video in cui lui punta la pistola contro Livia. Tessa invece dice a Laura che manterrà il suo segreto solo se le dirà dov’è Ruggero. Laura alla fine si lascia convincere per la salvaguardia di suo figlio e la guida tra i boschi: ma a guardarla a distanza ravvicinata c’è il Ferentino: “Ruggero, Ruggero… Lo sapevo che una delle tue donne mi avrebbe portato fino a te” dice tra sé.
Isabella è a Pietrarossa a fare ricerche con Aurora e Alessandro. La piccola Eva non riesce a prendere sonno e guardando al pc la foto di Maniero dà agli adulti un altro importante indizio: “Quell’uomo lo conosco era nel bosco con Davide ma non te lo potevo dire se no la strega mi avrebbe portato via”.
Tessa chiede a Ruggero delle spiegazioni, gli chiede della macchia di sangue sulla camicia, del video che gli hanno mostrato i carabinieri ma lui non le vuole rispondere. “Sei uno stronzo perché sai che io ti amo”. “Pensa a me perché non sai quanto io penso a te. Vai a casa perché se ti succedesse qualcosa non potrei mai sopportarlo. Non tornare più qui e se ti troverò ancora a casa vorrà dire che ci resterai per sempre” le dice Ruggero baciandola e abbracciandola.
Ferentino va subito dal vescovo per dirgli che sa dove si trova Ruggero. “Sono andato a fondo perché mi sono illuso di poter condividere con lui la poltrona del potere, ma lui non lo farà mai, nemmeno con lei eccellenza” dice Ferentino. “Posso portarvi da Camerana e posso ucciderlo io stesso”. L’unica cosa che vorrebbe in cambio sono un po’ di soldi per ricominciare lontano.
Maniero parlando con Marzia si lascia sfuggire una sorta di proposta di matrimonio: “Ti ho spaventata o ti ho sorpresa?” le dice lo psichiatra guardando la sua reazione. “Pensaci con calma” poi le dice cercando di portare avanti il suo piano.
Aurora va sulla tomba della madre dove lascia una busta indirizzata a Ruggero. Sara porta in convento alcuni giocattoli per Davide: dentro una macchina il bambino trova un biglietto. I due sembrano essere pronti per una fuga. Amina nel frattempo rapisce Elena.
A Pietrarossa arrivano i carabinieri, lo psichiatra e l’assistente sociale per il trattamento sanitario obbligatorio, ma a Pietrarossa non c’è nessuno.
Le tre rose di Eva 3, nona puntata
Maniero da Pietrarossa chiama il vescovo al quale chiede dove sia Davide: “Controllate” gli dice. Veronica lo va a cercare ma il bambino sta scappando fuori dal convento dove lo attendono Aurora, Alessandro ed Eva. “Scusami non volevo farlo” dice Davide ad Aurora che lo rassicura: “Adesso è tutto finito”.
Ruggero “interroga” Elena alla quale chiede della morte della madre: “Hai dichiarato falsa testimonianza, chi ti ha suggerito di farlo? Chi c’è dietro di te?”. “Io non ti dirò niente, tu mi hai rubato tutto, la sola cosa che desidero è vederti morto” gli risponde Elena.
Ad avvertire Aurora e Alessandro è stato Antonio il quale incoraggia la coppia a fare luce su tutta la vicenda per incastrare Maniero anche con le dichiarazioni di Davide. Nel frattempo Edoardo riesce a scappare dalla clinica; per puro caso nello stesso momento in cui Isabella era arrivata in quell’istituto alla sua ricerca: e i due fuggono insieme.
Nella casa tra i boschi però arriva anche Ferentino con dei uomini che iniziano a cospargere la casetta con della benzina: all’interno ci sono Ruggero, Amina ed Elena legata. Ferentino appicca l’incendio dopo aver chiuso la porta dall’esterno. Ma la casa nel bosco ha una botola e i tre riescono a salvarsi.”Puoi ancora fare la cosa giusta, non sono stato io ad uccidere tua madre” dice Ruggero a Elena dandole un cellulare prima di scappare.
Davide inizia a raccontare tutto su Maniero, della promessa di fargli rivedere sua madre, della voce della cassetta che era falsa e che poi lui l’ha sostituita con una vuota, delle percosse che gli ha dato, del fatto che entrava e usciva da Pietrarossa perché gli aveva dato le chiavi. “Ti voglio bene Aurora” conclude Davide pentito di quello che ha fatto.
Il vescovo non è molto contento dell’operato di Maniero e gli dice che potrebbe fare la fine del giudice Savio, “al quale non era rimasto altro che il suicidio”. Rimasto solo con Veronica le dice: “Il suo tempo è scaduto”.
Le tre rose di Eva 3, nona puntata
Aurora e Alessandro ricostruiscono gli avvenimenti degli ultimi tempi e capiscono che dietro ogni cosa sospetta c’era Maniero. I due adesso però non sanno quale sia il prossimo passo ma guardano i bambini che finalmente dopo tanto tempo giocano felici: hanno costruito un altare per una cerimonia importante. Eva ha fatto due anelli: “Oggi dovete sposarvi, è il vostro matrimonio”. Aurora e Alessandro si scambiano la promessa di amore eterno davanti ai bambini.
Isabella ed Edoardo si nascondono in una specie di night club di proprietà di uomo che era amico di Edoardo prima che i due si mettessero insieme. Isabella gli dice di nascondersi e di essere prudente mentre lei va alla ricerca di un posto sicuro per entrambi.
“Io e te staremo insieme tutta la vita e quando sarà tutto finito ti sposerò davvero. Ho capito qual è il senso della mia vita: amarti per sempre” dice Alessandro ad Aurora. “Per sempre” gli ripete lei. Ma l’idillo viene subito interrotto: in casa salta la corrente. Aurora si preoccupa subito mentre Alessandro va a vedere di cosa si tratta. Aurora mentre Alessandro scende si allontana: “C’è una cosa che devo fare tornerò presto” gli lascia scritto in un biglietto.
Aurora è andata a Primaluce a cercare qualche indizio tra le cose dello psichiatra. Maniero riceve una telefonata di Veronica che gli annuncia che “la cerimonia sta per iniziare”. Marzia gli chiede dove va ma lui le dice che ha “un’urgenza alla clinica”. Mentre esce lo psichiatra vede la luce della lampadina dentro casa ed entra munito di coltello. Maniero però viene chiamato di nuovo da Veronica: Aurora riesce a salvarsi per un pochissimo.
Nel frattempo “l’amico” di Edoardo gli prepara un’imboscata: gli dice che sta per arrivare la polizia e lo invita ad andarsene con la sua auto. Solo che il veicolo dopo pochi metri si ferma: a raccoglierlo sul ciglio della strada è il vescovo Carini.
Le tre rose di Eva 3, nona puntata
Aurora segue in macchina Maniero tra i boschi dove si sta svolgendo il solito rito con il pentacolo. Aurora però fa troppo rumore e viene scoperta: Maniero la segue armato di coltello ma lei riesce a scappare in macchina, dopo aver telefonato ad Alessandro il quale, nascosti i bambini in un stanza della casa sul lago, prende la barca per andare a prendere Aurora.
Ma dalle canne spunta una pistola: per una fatalità il proiettile sparato colpisce entrambi che cadono sul pontile. Chi ha sparato (si intravedono solo delle gambe che però sembrano femminili) prende le carte che Aurora aveva preso nello studio dello psichiatra. Alessandro è ancora vivo ma poi perde i sensi; Aurora si risveglia ma sviene subito dopo avergli stretto la mano.