Accordo nella maggioranza per la revisione dei termini di prescrizione. L’intesa è stata raggiunta dopo un incontro al ministero della Giustizia, con il guardasigilli Andrea Orlando, il vice ministro Enrico Costa, e gli esponenti alfaniani di Area popolare Renato Schifani, Nico D’Ascola e Carlo Giovanardi e il responsabile giustizia del Pd, David Ermini.
L’accordo riguarda la possibilità di avviare un tavolo tecnico sulla prescrizione con lo scopo di rivedere l’allungamento eccessivo dei termini per i reati contro la pubblica amministrazione che rischiava di avere impatti sulla ragionevole durata dei processi. L’obiettivo del tavolo è raccordare ddl prescrizione e ddl anticorruzione.
“Ci sarà un aumento dei termini di prescrizione – ha spiegato il vice ministro Costa – ma questo non dovrà compromettere i tempi del processo, prima con i due provvedimenti si arrivava a un’eccessiva dilatazione dei termini di prescrizione, oggi questa viene riassorbita e contenuta in una visione più completa e organica”.
Restano dunque ferme, le sospensioni della prescrizione dopo condanne in primo e in secondo grado. “Lavoreremo sull’articolo 161 del codice penale – ha spiegato poi Ermini – vogliamo che i reati contro la pubblica amministrazione vengano considerati tra quelli di particolare gravità e non tra quelli ordinari”. Il tavolo tecnico lavorerà anche per inserire il reato dell’induzione indebita e i termini di prescrizione per il corruttore. Quanto al ddl anticorruzione, Schifani ha rilevato che “si va verso l’approvazione del provvedimento: in aula illustreremo i nostri emendamenti sulla rivisitazione del falso in bilancio per le piccole e medie imprese per aprire un dibattito, ma non ne faremo un elemento dirimente o di contrasto. Con la riunione si è fatto un gran passo avanti per rivedere alcuni anomalie del testo sulla prescrizione, che violavano il principio della ragionevole durata del processo”.