Il presidente dell’autorità di garanzia per gli scioperi si dice pronto a precettare gli insegnanti in caso di blocco degli scrutini. Per il garante, Roberto Alesse, la precettazione “sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)”. Un’azione illegittima che danneggerebbe gli studenti. Così il garante definisce l’eventuale blocco.
Il blocco degli scrutini è una delle forme di protesta annunciate dai sindacati contro il testo della riforma sulla “Buona scuola“, che giovedì comincia il suo iter parlamentare, dopo il boicottaggio delle prove Invalsi, nei giorni scorsi. Mercoledì 13 maggio, a palazzo Chigi, il presidente del consiglio ha incontrato i rappresentanti di 29 organizzazioni tra sindacati e associazioni degli studenti e dei genitori; Renzi ha definito lo sciopero una “minaccia gravissima e inaccettabile”.
“Allo stato – ha scritto il garante per gli scioperi – non c’è alcuna comunicazione ufficiale di uno sciopero finalizzato a bloccare gli scrutini, ma, anzi, assisto ad incoraggianti segnali di disponibilità e di dialogo sia da parte del Governo, che da parte dei Sindacati più responsabili. È necessario trovare un punto di convergenza per evitare che le proteste assumano forme eclatanti, con azioni illegittime che danneggerebbero soprattutto gli studenti e le loro famiglie. La concertazione resta, anche in questo caso, la via maestra per evitare strappi, che lacererebbero il tessuto sociale del Paese. Noi faremo la nostra parte, assicurando il rispetto rigoroso della legge sul diritto di sciopero a tutela degli utenti. Al riguardo, spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo unopzione teorica”, altrimenti, conclude Alesse, la precettazione scatterebbe immediatamente.
Intanto i sindacati della scuola hanno dato appuntamento a deputati e senatori in piazza del Pantheon domani pomeriggio alle 16:30. “Gentili deputati e senatori – si legge in una nota – le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams di Roma e del Lazio hanno promosso un’assemblea pubblica dal titolo “il mondo della scuola incontra i parlamentari di Camera e Senato”. “Le nostre organizzazioni – conclude la nota – sarebbero liete di ricevere un contributo alla discussione da parte dei rappresentanti del vostro gruppo parlamentare”.
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E' peggio bloccare le città con gli sciperi dei treni, della metro, dei tram o bloccare gli scrutini che, semplicemente, ritarderebbero la decisione dell'esito di alcune classi? Far conoscere i risultati con qualche giorno di ritardo è un reato???????