Il sogno Europa League della Fiorentina si spegne al Franchi. La reazione “da Bayern” sognata da Montella alla vigilia, alla fine, non è arrivata. Nessuna sorpresa per i viola, solo tristi conferme. Dall’incapacità di concretizzare l’enorme quantità di palle gol create, alla solita fragilità difensiva. Beccare cinque gol tra andata e ritorno senza segnarne nemmeno uno, non è certamente un epilogo onorevole.
Ai viola, però, non è certo mancata la volontà. Nel primo tempo si contano almeno sei nitide palle gol della Fiorentina, un’enormità per una semifinale di Europa League. Decisamente meno “sfortunati” gli spagnoli, anche questa sera spietati sotto porta: due tiri e due gol. Al 22′ la difesa fiorentina si perde Bacca sul calcio di punizione battuto da Banega, per il colombiano è un gioco da ragazzi freddare Neto da due passi.
Il colpo è forte per i viola, sia sugli spalti che sul campo. Dopo 5′ di sbandamento, la Fiorentina va nuovamente sotto sugli sviluppi di una punizione battuta ancora da Banega: la palla arriva a Carriço, 0-2. Il Franchi da muto diventa furente. Nel secondo tempo il copione è lo stesso, quasi una fotocopia dei primi 45′. Ilicic si prende il lusso di sbagliare anche un rigore al 66′, poi è Rico a fare il fenomeno.
Il portiere andaluso prende tutto, ma proprio tutto. Tanto da far scattare un meccanismo di approvazione-disapprovazione nei tifosi viola che applaudono quando i loro “beniamini” falliscono e fischiano quando arriva qualche lampo di bel gioco con Salah. Meno male che la proverbiale ironia del popolo toscano, alla fine, ha avuto la meglio. Perché sportivamente, a dirla tutta, questa sera c’è ben poco di cui ridere.