C’è anche un italiano tra le sette persone rimaste vittime di un incidente ferroviario alle porte di Philadelphia. Si chiamava Giuseppe Piras, sardo di Sassari, 40 anni, negli Stati Uniti per motivi di lavoro. Ci sono stati anche decine di feriti.
Il treno della Amtrak con 238 passeggeri e cinque tra macchinisti e personale di bordo è deragliato nella notte mentre stava imboccando una curva a nord della metropoli, nel quartiere di Port Richmond lungo il fiume Delaware.
Sette carrozze del convoglio partito da Washington e diretto a New York sono uscite dai binari. Alcune si sono aperte nell’impatto, altre si sono adagiate sulla fiancata.
Non sono ancora chiare le cause dell’incidente, avvenuto in condizioni di tempo buone. Sul posto sono arrivati anche agenti dell’Fbi, insieme alle ambulanze e ai mezzi del vigili del fuoco ma gli inquirenti hanno fatto sapere che non vi sono indicazioni che si sia trattato di un atto di terrorismo. Tra le cause più probabili del deragliamento c’è l’alta velocità del treno che – sembra – viaggiava a velocità molto superiore al limite massimo consentito per quel tratto.
“È una situazione caotica e disastrosa – ha commentato il sindaco di Philadelphia, Michael Nutter – non ho mai visto niente di simile in tutta la mia vita”. Amtrak ha sospeso i collegamenti tra New York e Philadelphia e ha istituito un numero verde per i parenti dei passeggeri.
Un ex parlamentare della Pennsylvania, Patrick Murphy, che era sul treno, ha a sua volta diffuso delle foto via Twitter in cui si possono vedere dei vigili del fuoco all’interno dei vagoni, e ha scritto “aiuto gli altri, pregate per i feriti”. Murphy era nel vagone ristorante, e ha affermato di aver avuto l’impressione che al momento del deragliamento il treno andasse a circa 100 chilometri l’ora.
— Patrick J. Murphy (@PatrickMurphyPA) 13 Maggio 2015
Secondo l’ufficio della Nbc News di Philadelphia, nello stesso luogo dell’incidete di questa notte se ne era verificato uno simile nel 1943, in cui rimasero uccise 79 persone.