Ci siamo. Ancora qualche ora e il verdetto del Bernabeu decreterà chi tra Real Madrid e Juventus accederà alla finale di Champions. Alessandro Del Piero ci crede e punta tutto sulla sua ex squadra: “Possono scrivere una nuova pagina del grande libro della storia bianconera – dice ad ‘As’ – I grandi giocatori devono sempre esibirsi sui grandi palcoscenici e non c’è niente di meglio che farlo al Bernabeu”.
Come detto da Massimiliano Allegri, “La Juve è a 95 minuti da Berlino”. Per Del Piero, i bianconeri hanno tutte le carte in regola per passare il turno: “La vittoria contro il Borussia Dortmund, e forse anche il successo contro l’Olympiacos, hanno messo qualcosa nella testa dei giocatori, che ora si sentono più liberi”, il pensiero dell’ex capitano della “Vecchia Signora”.
La squadra di Ancelotti, però, farà di tutto per mandare in frantumi i sogni di Buffon e compagni. ‘Pinturicchio’ ha speso parole al miele per il tecnico emiliano: “È un grande allenatore e un grande uomo – le parole di Del Piero – Cosa ho imparato da lui? Molte cose e una in particolare, cioè che si può essere un grande leader senza gridare o senza farsi notare. Ancelotti ha mantenuto tutte le sue qualità di uomo equilibrato ed educato”.
In Alex è ancora vivo il ricordo dell’omaggio che il Bernabeu gli tributò in una magica serata di Champions: “Gli applausi del 2008? Quando si gioca a calcio si può vincere, divertirsi, far divertire, ma resta un gioco e questo è quello che è successo quella notte. Il riconoscimento pubblico è stato meraviglioso. Quando ho sentito gli applausi mi sentivo alto 1.95 e non 1.74”.
Una menzione speciale, poi, per Andrea Pirlo: “È un leader dentro e fuori dal campo, è un giocatore di squisita intelligenza e, in definitiva, fa la differenza”. E su Pogba: “È il giocatore del futuro, per le caratteristiche tecniche e la forza fisica. È un giocatore col fisico dei migliori giocatori nella Nba, estremamente moderno, destinato a diventare il numero uno nel centrocampo”.