Un altro cinese si aggiunge alla corsa per l’acquisto del Milan. Si tratta di Xi Jinping, presidente della Repubblica Popolare Cinese e segretario del partito comunista. La trattativa per la cessione del club rossonero ha infatti innescato una fitta rete di interessi, attirando su di sé anche le attenzioni del mondo politico cinese, come riferisce La Gazzetta dello Sport di oggi. Insomma, curiosamente Berlusconi – che nei suoi 25 anni di attività politica in Italia ha sempre fatto le “pulci” ai comunisti, potrebbe risolvere i suoi problemi proprio grazie ai rapporti personali con il capo del partito comunista più grande del mondo.
Quello tra Berlusconi e il governo cinese è un filo diretto che andrebbe oltre l’affare Milan: le due parti sarebbero infatti disposte a parlare anche di Mediaset e della possibilità da parte di Fininvest di accedere al mercato televisivo orientale entrando dalla porta principale. Intanto Taechaubol rimane alla finestra: per Mister Bee, il cui interesse per le quote azionarie della società rossonera rimane forte, il tavolo della trattativa è sempre aperto.
Davanti al Milan si presenta la possibilità di poter attingere al portafoglio di uno degli uomini più potenti del pianeta, quasi una necessità di questi tempi se si vuole stare al passo delle altre big d’Europa. La famiglia Berlusconi ne è consapevole, e non vuole lasciarsi scappare l’occasione di coinvolgere nel progetto rossonero un pezzo da novanta come Xi.
L’interesse del leader cinese per il Milan parte da lontano: già nel 2009 Jinping aveva chiesto informazioni a Silvio Berlusconi circa la possibilità di acquisire il club meneghino, ricevendo un “due di picche” dall’allora capo del governo italiano. La società non era in vendita, ma Berlusconi tenne comunque aperta una porta, assicurandogli che “quando sarà, sarai il primo a saperlo”. Detto fatto.
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Dico solamente... Magariii!!!
Con i cinesi ritorneremo grandi. Pensate solamente il Milan in mano alle persone più potenti del mondo.Se si avvera un grandissimo grazie Silvio.