Prescritte le accuse cooperazione colposa in omicidio colposo nei confronti di Claudio Scajola e Gianni De Gennaro per la mancata scorta a Marco Biagi, ucciso dalle Br nel 2002. Lo hanno dichiarato i giudici della sezione distrettuale del tribunale dei ministri di Bologna.
Scajola era ritenuto responsabile in qualità di ministro dell’Interno e autorità nazionale di pubblica sicurezza dal 10 gennaio 2001, De Gennaro in quanto capo della Polizia e direttore centrale di pubblica sicurezza dal 26 maggio 2000, già vicecapo della Polizia e direttore centrale della Criminalpol dal 1994.
La Procura di Bologna aveva riaperto l’inchiesta sulla mancata scorta a Marco Biagi dopo la trasmissione a Bologna di nuovi documenti, in particolare gli appunti dell’ex segretario di Scajola, Luciano Zocchi.
La Procura aveva concluso l’indagine a fine febbraio, chiedendo al tribunale dei ministri di procedere nelle forme di rito all’interrogatorio di Scajola e De Gennaro, anche per sapere se intendevano o meno avvalersi dell’intervenuta prescrizione; era chiesto poi di disporre l’archiviazione per intervenuta prescrizione nel caso i due indagati non rinuncino; e di trasmettere gli atti alla Procura, con relazione motivata, per la loro immediata rimessione al presidente del Senato, qualora i due indagati rinunciassero alla prescrizione e il collegio ritenga di dover procedere.
Gli avvocati di Scajola e De Gennaro, Giorgio Perroni e Franco Coppi, non hanno fatto richiesta di interrogatorio ma si sono affidati a memorie scritte, senza esprimere volontà di rinunciare alla prescrizione. Prescrizione dichiarata quindi dal collegio del tribunale, che non sarebbe entrato nel merito. “Era la nostra richiesta”, si è limitato a dire il procuratore Alfonso sulla decisione del tribunale dei ministri.