I sindacati parlano di una prima vittoria, della fine del primo braccio di ferro: dopo le forti richieste dei giorni passati, formulate in piazza e anche nell’incontro con il Pd al Nazareno, il governo ha ceduto alla richiesta di incontro dei sindacati, avanzata dopo lo sciopero del 5 maggio scorso, per discutere delle riforma. Martedì 12 maggio, alle 15, il governo incontrerà i sindacati della scuola e anche i leader di Cgil, Cisl e Uil Camusso, Furlan e Barbagallo.
Per l’esecutivo, oltre al ministro Giannini saranno presenti i ministri Boschi, Madia, Delrio e il sottosegretario De Vincenti.
L’incontro tra le parti giunge in un momento cruciale per il futuro della riforma della scuola. Dopo le modifiche, non sostanziali, adottate in Commissione Cultura, il testo arriverà la prossima settimana in Aula. Il dissenso degli insegnanti contro il progetto di riforma è fortissimo: ci sono stati già due giorni di sciopero e forme “non convenzionali” di protesta, come l’invasione della bacheca Facebook del premier con messaggi degli insegnanti. Una decisione che potrebbe essere rivista, dopo la mossa del governo.
Il 12 maggio, gli incontri, prenderanno il via dalle ore 15.00 nella sala Verde di palazzo Chigi. Mercoledì 13 maggio, il giorno dopo, il governo riceverà anche le associazioni degli studenti e dei genitori.