Libia, nave turca attaccata: un morto | Stava avvicinandosi al porto di Tobruk

di Redazione

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Libia, nave turca attaccata: un morto | Stava avvicinandosi al porto di Tobruk

| lunedì 11 Maggio 2015 - 12:05

Una nave cargo turca è stato attaccata con colpi di artiglieria sparati dalle coste libiche mentre si avvicinava al porto di Tobruk, nella Libia orientale, e poi due volte da “attacchi aerei” mentre cercava di lasciare la zona.

La nave “Tuna-1”, battente bandiera delle isole Cook, trasportava cartongesso dalla Spagna alla Libia e si trovava a circa 13 miglia dal porto di Tobruk quando è stata attaccata. Seppur danneggiato, il cargo ha proseguito la navigazione e si troverebbe ancora in mare. Oltre alla vittima, si contano diversi feriti a bordo e l’equipaggio ha chiesto ad Ankara una scorta che lo assista nel tragitto fino alla Turchia.

Lo rende noto il ministero degli Esteri di Ankara, spiegando che un ufficiale turco è morto nell’attacco avvenuto ieri, mentre altri membri dell’equipaggio sono rimasti feriti. Il ministero turco ha quindi “condannato con forza” l’attacco, dicendo che la nave proveniente dalla Spagna si trovava in acque internazionali quando è stata colpita, a 13 miglia dalla costa libica. “Condanniamo fortemente questo spregevole attacco che ha preso di mira una nave civile in acque internazionali e malediciamo quelli che lo hanno condotto”, dice nel suo comunicato il ministero degli Esteri di Ankara, che non precisa gli autori del bombardamento.

L’esercito libico, guidato dal generale Khalifa Haftar, ha confermato di aver bombardato il mercantile. Secondo quanto riferito da un portavoce, Mohamed Hejazi, il cargo era diretto a Derna e ha violato l’ordine dei militari di non avvicinarsi alla città in parte controllata da milizie islamiste affiliate all’Isis.

A bordo della «Tuna-1» ci sono 8 cittadini turchi, 6 georgiani e 1 azero. Secondo il racconto del capitano Unal Bilici, citato dai media turchi, in un primo momento Grecia, Malta e Francia avrebbero risposto al segnale di sos lanciato dalla nave a seguito dei bombardamenti via terra.

A febbraio il premier riconosciuto della Libia, Abdullah al Thani, aveva deciso di interrompere le relazioni con Ankara a causa del suo presunto sostegno a gruppi ribelli islamisti attraverso l’invio di armi, cacciando dal Paese le aziende turche. La Turchia aveva richiamato il suo ambasciatore in Libia.

Le autorità turche, che hanno annunciato che ricorreranno alle vie legali per vedere riconosciuti i propri diritti e ottenere risarcimenti, non hanno rivolto accuse circa la provenienza dell’attacco. A Tobruk è esiliato per motivi di sicurezza il Parlamento libico eletto lo scorso giugno e unico riconosciuto dalla comunità internazionale. A Tripoli si trova invece il Parlamento sostenuto dai Fratelli Musulmani.

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