Non si può ancora dire che Bruxelles promuova Atene, ma, almeno per una volta, non ha bocciato gli sforzi del governo Tsipras. Anche perché la Grecia ha fornito rassicurazioni sulla liquidità, rimborsando puntualmente domani al Fondo monetario internazionale poco meno di 800 milioni di euro.
L’Eurogruppo oggi ha fatto il punto sullo stato di avanzamento dei negoziati in corso tra le autorità greche e le istituzioni europee. I ministri dell’economia dell’eurozona – come recita il comunicato finale – hanno accolto con favore i progressi realizzati finora da Atene e preso atto che la riorganizzazione e la razionalizzazione delle procedure di lavoro hanno reso possibile una accelerazione e contribuito a una discussione più sostanziale. Allo stesso tempo, l’eurogruppo ha riconosciuto che più tempo e sforzi sono necessari per colmare le lacune sulle restanti questioni aperte. Bruxelles ha registrato quindi con favore l’intenzione delle autorità greche di accelerare il loro lavoro con le istituzioni europee per raggiungere una conclusione positiva del riesame in modo tempestivo.
L’Eurogruppo ha ribadito che la sua dichiarazione del 20 febbraio resta il quadro valida per le discussioni. Una volta che le istituzioni raggiungeranno un accordo relativo alla conclusione del riesame, l’Eurogruppo deciderà sui possibili aiuti supplementari per Atene.
Progressi evidenziati anche dal presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem in una conferenza stampa: “Abbiamo riconosciuto che i negoziati sono avanzati. Il nuovo assetto dei negoziati che sono stati messi in atto dopo il nostro ultimo incontro a Riga è più efficiente, più positivo, più costruttivo, stiamo facendo progressi più rapidi. Alcuni aspetti importanti sono stati ora discusso in modo approfondito. Ma più tempo è necessario per colmare le lacune ancora esistenti e per raggiungere un accordo globale.
“Abbiamo quindi accolto con favore, in particolare, l’intenzione delle autorità greche di accelerare il loro lavoro con le istituzioni, al fine di raggiungere una conclusione positiva e tempestiva della revisione.
Come concordato nel mese di febbraio, è necessario un elenco completo e dettagliato delle riforme concordate come base per una positiva conclusione della revisione corrente. Vorrei ribadire che l’accordo del 20 febbraio resta il quadro per i negoziati e che un accordo globale è necessario prima di qualsiasi erogazione può avvenire.
Continueremo a monitorare la situazione e siamo pronti a soddisfare al più presto le istituzioni confermano che esiste una base per una conclusione positiva”.