La Sicilia di Rosario Crocetta continua a collezionare brutte figure davanti al mondo. Dopo il clamoroso flop planetario con il cluster Biomediterraneo all’Expo di Milano, inagibile dopo essersi allagato subito dopo l’inaugurazione, ecco un nuovo caso di pessima gestione della risorsa turistica e culturale, quella che, in mera teoria, dovrebbe essere volano per lo sviluppo dell’economia dell’isola.
Domenica 11 maggio, circa 130 soci dell’associazione SiciliAntica, che stavano concludendo un corso di archeologia fenicio-punica, e due pullman di turisti inglesi hanno trovatole porte del Museo Archeologico Baglio Anselmi di Marsala sbarrate.
La denuncia è stata pubblicata dall’associazione sul suo profilo Facebook. “I tre custodi, uno dei quali si atteggiava a leader del gruppo e si vantava di rappresentare il sindacato, tira fuori una disposizione di servizio in cui si precisa che il Museo è chiuso di domenica perchè l’Assessorato aveva deciso quali strutture aprire e quali no, e siccome il Baglio Anselmi non era tra queste, non era stato concesso nessuno straordinario, di conseguenza nessuna apertura”.
Domenica 3 maggio al Museo Archeologico Baglio Anselmi di Marsala circa 130 soci di SiciliAntica, che stavano…
Posted by Associazione SiciliAntica on Lunedì 11 maggio 2015
“L’associazione precisa di aver comunicato il proprio arrivo alla direttrice e chiede di contattarla telefonicamente. Ne segue una conversazione in cui la direttrice si dimostra disponibile a consentire l’accesso, ma il custode “sindacalizzato” afferma che se veramente voleva farci entrare doveva venire lei personalmente. Poi precisava che la direttrice aveva alla fine affermato: “Fate voi!”. A questo punto sempre lo stesso custode comunica che loro non apriranno perché c’è un altro regolamento che prevede che con tre persone non si può aprire. Morale della favola: in tre non possono aprire nemmeno la sala di un Museo adiacente all’ingresso”.
Per l’associazione SiciliAntica, “Tutto ciò è vergognoso. Forse se i custodi venissero pagati proporzionalmente a quanti turisti varcano la porta di un Museo, sarebbero meno fiscali. Invece si è permesso a taluni soggetti di spadroneggiare nei nostri musei e nelle nostre aree archeologiche procurando danni all’erario anche in questo momento di particolare difficoltà economica”.
“Fino a quando dovremmo sopportare l’arroganza di queste persone che sta rovinando i beni culturali e danneggiando l’immagine della Sicilia?”, si chiede SiciliAntica. Già, fino a quando?