“Se si dovesse ripristinare totalmente l’indicizzazione sulle pensioni, l’Italia si troverebbe a violare simultaneamente il vincolo del 3%, l’aggiustamento strutturale e la regola del debito”. Così il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che in un’intervista al Messaggero annuncia che il governo abbia quindi intenzione di ripristinarla “in modo parziale e selettivo” tenendo conto “delle fasce di reddito”.
“Ciò che la sentenza della Corte dice – spiega Padoan – è che le misure vanno prese tenendo conto della progressività e della temporaneità. E questo è esattamente il principio che ci sta guidando nel determinare un metodo che permetta di restituire una parte dell’indicizzazione, però con un criterio di gradualità, quindi tenendo conto delle fasce di reddito sia in termini di arretrati sia di trattamenti futuri. Ma allo stesso tempo occorre mantenere sostanzialmente intatta la struttura del Def”.
Il ministro pone l’accento sul fatto che il problema va “risolto il prima possibile”, perché “la Commissione europea ci sta osservando attentamente riguardo a questa situazione”. Il governo è al lavoro. Alcune indiscrezioni lasciano intravedere la possibilità che si proceda a rimborsi per tetti, riconoscendo l’indicizzazione al 100% alle pensioni immediatamente superiori all’attuale soglia di tre volte il minimo. Si parla anche di un contributo di solidarietà dalle pensioni d’oro.