Zlatan Ibrahimovic ha rischiato di essere ucciso da un serial killer. A rivelare l’agghiacciante verità è proprio l’uomo che avrebbe voluto colpire a morte l’attuale attaccante del Paris Saint-Germain, lo svedese Peter Mangs, condannato nel 2013 per due omicidi e altri otto tentati.
Il racconto arriva direttamente dall’autobiografia dell’assassino. Il 43enne spiega come a far scattare in lui l’istinto omicida sia stato “il tipico atteggiamento balcanico” ostentato da Ibra nel 2010 a Malmoe. Il campione svedese aveva infatti posteggiato la propria Ferrari in una zona vietata: dopo aver visto la vettura, Mangs aveva pensato di dare una lezione al trasgressore.
Ormai convinto a portare a termine il proprio piano, l’uomo era andato a prendere la sua pistola per far fuoco sul giocatore, ma sfortunatamente per lui, al suo ritorno, l’auto di Ibra non c’era più, come se l’attaccante avesse avvertito in anticipo il pericolo imminente.
“Ho pensato che ci sarebbe stato parecchio rumore sui media se gli avessi sparato”, le parole da brivido dell’assassino, che aggiunge: “Spesso ho progettato di sparare in maniera incontrollabile verso grandi gruppi di persone, ma l’ho trovata una cosa troppo brutale”. Dunque, pericolo scampato per Ibrahimovic: chissà come Zlatan avrà reagito alla scoperta del piano del killer.