Silvio Berlusconi si schiera con Putin | “Isolarlo, atto di miopia politica dell’Occidente”

di Redazione

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Silvio Berlusconi si schiera con Putin | “Isolarlo, atto di miopia politica dell’Occidente”

| sabato 09 Maggio 2015 - 11:18

L’assenza dei leader occidentali alle celebrazioni di Mosca per il 70° anniversario della vittoria sul nazismo “non è una prova di forza, ma la dimostrazione della nostra sconfitta”. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, con una lettera al Corriere della sera critica i capi dei governi occidentali per la decisione di disertare la parata della Piazza Rossa e di isolare ancora di più Mosca. Così, l’ex cavaliere si schiera in difesa del suo “amico” Putin sul principale quotidiano italiano che, probabilmente spera, arriverà anche fuori dai nostri confini in modo da uscire, pure lui, dall’isolamento politico.

Berlusconi scrive di “miopia dell’Occidente che lascia amareggiato chi, come me, da presidente del Consiglio ha operato incessantemente per riportare la Russia, dopo decenni di Guerra fredda, a far parte dell’Occidente”.

La scelta di non essere presenti a Mosca è prima di tutto una mancanza di rispetto al contributo decisivo della Russia alla vittoria su Hitler nel 1945. Quello che stiamo commettendo è un errore di prospettiva. Quella tribuna sulla piazza Rossa, sulla quale di fianco a Putin siederanno il Presidente cinese, il Presidente indiano, gli altri leader dell’Asia, non certificherà l’isolamento della Russia, certificherà il fallimento dell’Occidente.

Davvero pensiamo, dopo decenni di guerra fredda, che sia una prospettiva strategica lucida quella di costringere la Russia ad isolarsi? Costringerla a scegliere l’Asia e non l’Europa? Crediamo che questo renderà il mondo un luogo più sicuro, più libero, più prospero?

Nell’attuale scenario geo-politico l’Occidente ha di fronte due sfide, quella economica delle potenze emergenti dell’Asia e quella politica e militare dell’integralismo islamico. Per sostenere queste sfide è fondamentale avere la Russia dalla nostra parte. Ciò sarebbe coerente d’altronde con la storia e la cultura della Russia, che è per vocazione un grande paese europeo. Perché allora isolare Putin? Perché invitarlo a considerare la Federazione Russa una potenza asiatica?”.

Berlusconi non nega l’esistenza di contrasti per la politica della Russia in Ucraina, ritenuta aggressiva dagli Usa e dai suoi alleati europei, “Ma sono problemi che è ridicolo pensare di risolvere senza o contro Mosca. Anche perché in Ucraina coesistono due ragioni altrettanto legittime, quelle del governo di Kiev e quelle della popolazione di lingua, cultura e sentimenti russi. Si tratta di trovare un compromesso sostenibile fra queste ragioni, con Mosca e non contro Mosca”.

L’ex cavaliere fa leva anche sugli interessi economici italiani penalizzati dalle sanzioni imposte a Mosca: “Le aziende italiane ed europee stanno pagando per la recente adozione di una politica sanzionatoria che non ha portato alcun risultato concreto. Per tutte queste ragioni, caro Direttore, considero quelle poltrone vuote sulla Piazza Rossa non una prova di forza, ma l’emblema di una nostra sconfitta”.

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