Il pm Valentina Zaratto indaga per incendio colposo contro ignoti per il rogo scoppiato nella notte al Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino. Il magistrato ha anche disposto il sequestro dell’intera area colpita dalle fiamme. La procura è comunque in attesa di una informativa su quanto accaduto da parte di vigili del fuoco e Polaria. L’incendio si è sviluppato subito dopo la mezzanotte al Terminal 3 dell’aeroporto Leonardo da Vinci, che si è rapidamente riempito di fumo e fiamme. Non ci sono stati feriti, perché a quell’ora lo scalo era quasi vuoto.
I vigili del fuoco del Nucleo investigativo antincendi hanno effettuato un sopralluogo al Terminal 3 di Fiumicino per stabilire con esattezza il punto da cui è partito l’incendio che ha distrutto l’area commerciale. Da quanto si è appreso tra le verifiche dei vigili del fuoco anche quelle riguardanti i dispositivi di sicurezza dello scalo e la condizione degli impianti elettrici e dei controsoffitti, all’interno dei quali, corrono i cavi. In particolare da accertamenti effettuati i controsoffitti appaiono la parte più danneggiata dall’incendio, in alcuni punti sono letteralmente distrutti, e per questo sia i materiali che lo stato delle strutture dei soffitti saranno sottoposti ad accurati accertamenti
Gli inquirenti hanno confermato che l’incendio non sarebbe di natura dolosa. “Stiamo sentendo una teste che ci ha indicato l’origine dell’incendio in un vano dietro il frigorifero dell’esercizio commerciale”, ha detto il vice questore Antonio Del Greco, “la dipendente del bar ha fatto subito allontanare le persone e poi è scattato l’allarme, attorno a mezzanotte, è una testimonianza che stiamo valutando secondo gli elementi che hanno i vigili del fuoco”, ha concluso.
I tempi di intervento dopo che è scattato l’allarme anticendio sono stati adeguati: “Ci sono 18 mila centraline che rilevano il fumo – ha aggiunto Lorenzo Lo Presti, amministratore delegato di Aeroporti di Roma – e che sono immediatamente scattate. Dopo pochi minuti sono arrivati i vigili del fuoco”.
Come aveva annunciato nel corso di una conferenza stampa il presidente dell’Enac, Vito Riggio, l‘aeroporto di Fiumicino sta piano piano riprendendo la piena attività. “Non sappiamo esattamente cosa è successo, probabilmente un corto circuito nella zona commerciale. La nube che si era creata è stata eliminata, adesso bisogna ripristinare gli ambienti”.
Ovviamente non si potrà partire dal Terminal 3 “ma da altri riadattati. Sono 130 mila i passeggeri al giorno che transitano nello scalo. C’è quindi un imponente lavoro di organizzazione. Ringrazio quanti hanno collaborato alla riapertura. Il ringraziamento si estende alla forze dell’ordine che continuano a lavorare e ad assistere i passeggeri. Vogliamo limitare i disagi al massimo”, ha concluso Riggio.