Salvaguardare il presente per costruire un grande futuro. La Juve vuole crescere, in Europa principalmente. Le semifinali sono già un ottimo traguardo, ma per consolidarsi ai massimi livelli bisogna inevitabilmente guardare al mercato: sia in entrata che in uscita. Il dg juventino Beppe Marotta ne ha parlato ai microfoni di Mediaset nel corso di “Speciale Champions League”
La priorità assoluta, al momento, è il rinnovo di Allegri: “Il prolungamento del contratto con Allegri è un atto formale, ci vedremo alla fine degli impegni ufficiali della squadra. Il mister ha dimostrato di essere un vincente, con la conquista dello scudetto, della finale di Coppa Italia e delle semifinali di Champions. Io sono contrario al tenere i tecnici in scadenza di contratto, la trovo una mancanza di fiducia”.
Poi testa all’attacco. Nel mirino ci sono Cavani e Dybala, due talenti purissimi cresciuti i rosanero e inseriti con insistenza nella “lista dei sogni” dello staff di mercato bianconero: “Sono due nomi spendibili, non li conosco solo io – prosegue Marotta – Sono entrambi giocatori bravi e appetibili”. Insomma, rinforzi in arrivo. Ma in uscita?
Il nome caldo è sempre quello di Pogba, gioiello cercato da tutte le big d’Europa. Barcellona e Psg fanno sul serio, ma la Juve sembra resistere: “Noi continuiamo con la nostra programmazione e come sempre l’obiettivo è di migliorare la squadra, non di indebolirla. Per questo motivo Pogba è un elemento che non abbiamo alcuna intenzione di vendere”.
Stesso ragionamento anche per Morata? In Spagna non ne sono così sicuri. Per “As”, infatti, il Real sarebbe pronto a far valere la clausola di “recompra” già in estate sborsando 30 milioni di euro e facendo così tornare alla base l’attaccante spagnolo. L’alternativa sarebbe quella di aspettare fino a giugno 2016 per riprenderlo pagando 35 milioni. In caso di ritorno a Madrid, a questo punto molo probabile, Morata firmerebbe un contratto di cinque anni a 2,2 mln a stagione”.
“La Juve ha dimostrato di essere tornata competitiva, di essere tornata quella squadra che decenni fa recitava un ruolo di primo piano negli scenari internazionali. Questo è il ruolo che ci compete e anche negli anni prossimi vogliamo essere competitiva – conclude Marotta – Con l’avvento della presidenza Agnelli, nel 2010, ci eravamo posti come primo obiettivo il ritorno al vertice in Serie A. Lo abbiamo fatto, ora il secondo obiettivo è di rimanere in alto anche in Europa”.