Nuova puntata della vicenda che riguarda la partecipazione della Sicilia ad Expo 2015 e che ha scatenato un vespaio di polemiche politiche. Mentre ieri si andava delineando l’ipotesi di un disimpegno della Sicilia, adesso sembra essere arrivata la marcia indietro.
Il responsabile del cluster del Biomediterraneo, Dario Cartabellotta, dirigente generale ed ex assessore, ha rilasciato oggi una dichiarazione più conciliante, ritenendo “in corso di soluzione” tutti i problemi che sono stati sollevati nei primi giorni.
“Non è assolutamente vero che la Sicilia sia pronta a lasciare Expo, anzi – ha detto Cartabellotta -. Le difficoltà iniziali dovute all’allestimento del cluster del Biomediterraneo si stanno risolvendo. Le attività nel cluster sono in corso per arrivare presto all’inaugurazione. La faremo quando sarà pronto il padiglione del Libano. La Sicilia, capofila delle attività del cluster Biomediterraneo, “è pronta a guidare tutte le attività del cluster, e sono certo che Expo manterrà fede alle nostre aspettative”.
Anche il governatore siciliano Rosario Crocetta “raffredda” la situazione. “Non è vero che il Cluster BioMediterraneo è stato chiuso, non so a chi giovi esasperare la questione. Basta recarsi all’Expo per constatare che il Cluster è lì e sarebbe persino una sciagura chiuderlo. Abbiamo solo trasmesso una nota agli organizzatori perché risolvano immediatamente alcune disfunzioni non imputabili alla Sicilia. La Sicilia è presente all’Expo col Padiglione Sicilia che funziona fin dal primo giorno con grandi risultati ed è gestito dall’assessorato alle Attività produttive e poi col Cluster BioMed, che ha avuto problemi nella struttura ma che sono imputabili agli organizzatori di Expo”.