La presenza della Sicilia ad Expo 2015 sta diventando un nuovo caso politico, per una Sicilia sempre più abbonata ai fallimenti e dilaniata dalle polemiche interne.
L’ultimo colpo di scena è la decisione di sospendere le attività riguardanti la Sicilia programmate nel padiglione Biocluster Mediterraneo. Una decisione già comunicata alla direzione generale di Expo con una lettera a firma del dirigente Dario Cartabellotta,, non concordata con il Governo, in cui sono elencati tutti i problemi che la Sicilia sostiene di avere subito e che hanno creato danni di immagine e non solo. La Regione, con ogni probabilità, sospenderà anche il pagamento previsto di circa 3 milioni di euro in attesa che vengano accertate le responsabilità. In realtà l’attività degli operatori è proseguita anche nel pomeriggio, in attesa probabilmente di una comunicazione ufficiale.
È il capitolo finale (forse) di una giornata dominata dalle tensioni politiche e scandite da una serie di comunicati al vetriolo tra esponenti politici di maggioranza e opposizione.
Il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, che ha nominato un comitato di controllo composto da persone di sua fiducia, ha individuato un nome al quale addossare le responsabilità per la pessima figura rimediata nell’apertura di Expo e lo dà in pasto alla stampa. È quello di Dario Cartabellotta, nominato commissario per la gestione del cluster Biomediterraneo che nel primo giorno della rassegna si è allagato, diventando impraticabile.
Per il governatore siciliano, “Il commissario Dario Cartabellotta non doveva assolutamente accettare la consegna del BioCluster incompleto il giorno prima dell’inaugurazione all’Expo e avrebbe dovuto sollevare una chiara contestazione. Non l’ha fatto: chi ha sbagliato ovviamente pagherà e non faremo sconti a nessuno”, dice il governatore col solito tono da giustiziere. “Il Cluster non è gestito direttamente dal dipartimento Agricoltura, ma la gestione fa capo a Cartabellotta, che è stato nominato in quel ruolo dall’ex assessore all’Agricoltura Ezechia Reale”.
La replica carica di veleno arriva dal sottosegretario all’agricoltura Giuseppe Castiglione di Ncd, siciliano: “Come al solito Crocetta nomina una commissione d’inchiesta per tentare di nascondere il fallimento della gestione del cluster Biomediterraneo. In questi mesi con tanta buona volontà il dirigente Cartabellotta ha cercato di ovviare alla inconsistenza del governo regionale diventando il parafulmine di tutti coloro che chiedevano di capire quale era la strategia della Regione a Expo. Oggi se ne vuole fare un capro espiatorio. La scelta di investire diventando capofila del cluster presupponeva una strategia, un obbiettivo, delle idee, una filosofia di come volevamo assolvere a questa gravosissima responsabilità – aggiunge Castiglione – Il cluster non è la fiera dell’agroalimentare di Sicilia ma una straordinaria occasione culturale che, partendo da una forte connotazione identitaria nel Mediterraneo, immagina come vogliamo affrontare i grandi temi dei cambiamenti climatici, della carenza di risorse idriche, della sicurezza alimentare oltre alle grandi contraddizioni presenti nell’area dove centinaia di migliaia di persone non hanno accesso al cibo e altre che denunciano problemi di obesità. Quindi oggi plasticamente abbiamo la rappresentazione di quelle infiltrazioni di acqua. Piove su un governo della Regione incapace. Nessun alibi e nessun capro espiatorio. Il fallimento della Sicilia a Expo è del governo Crocetta, senza idee e senza strategia”.
Per la cronaca Dario Cartabellotta è stato assessore in una delle giunte di Crocetta, sostituito poi da Ezechia Reale e, quindi, da Nino Caleca.
Le polemiche non finiscono qui. L’attuale assessore all’agricoltura Nino Caleca aggiunge: “La gestione del Cluster Bio-Mediterraneo si è immediatamente rilevata carente sotto tutti i profili; la Commissione appena nominata, d’intesa con il Presidente Crocetta, è innanzitutto una commissione ispettiva mai richiesta dal Responsabile del Cluster Dario Cartabellotta”.
Il coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Vincenzo Gibiino, rincara la dose contro il Governo. “Lo scaricabarile è il gioco preferito dall’esecutivo Crocetta: presidente, assessori, consulenti tutti, impegnati a rimpallarsi la responsabilità del flop Sicilia all’Expo. Palazzo d’Orleans risparmi ai siciliani uno spettacolo tanto penoso. Rosario Crocetta, vertice assoluto della Regione, si assuma la responsabilità che ogni capo ha il dovere di assumersi e chieda scusa a nome di tutto il suo staff, assessorati compresi, ai siciliani”.